Complimentoni! Mi piace cominciare così queste righe, con un accrescitivo inesistente nella grammatica italiana, perchè inesistente è, per il governo nazionale, la nostra città.
Messina, infatti, rimane esclusa dalla lista dei Comuni siciliani che verranno agevolati sul Patto di Stabilità nell’accoglienza ai migranti.
” Tredici Comuni siciliani, impegnati nell’ accoglienza di migranti soccorsi dall’ operazione MareNostrum, saranno agevolati sul Patto di Stabilità”. Lo ha detto il ministro degli Interni, Angelino Alfano.
Eccole le “siciliane” che godranno degli interventi: Agrigento, Siculiana, Porto Empedocle, Lampedusa, Augusta, Caltanissetta, Catania, Mineo, Palermo, Pozzallo, Ragusa, Siracusa e Trapani”.
A detta del bravo ministro – “sono i Comuni che sostengono maggiori
oneri per fronteggiare l’eccezionale flusso migratorio in atto e che fruiranno di un’esclusione di tali maggiori oneri derivanti dall’emergenza migratoria tra quelli che si computano ai fini del rispetto del patto di stabilità interno.”
E sentite come conclude Alfano: “Lo Stato dimostra così grande vicinanza al popolo siciliano che, con la sua generosità, pur gravato dai flussi migratori che arrivano in Sicilia per la sua collocazione geografica, sa accogliere con spirito di umanità e non si perde d’animo”.
Messina no. Messina- appare evidente dall’esclusione- accoglie poco
( anche 1000 in un solo giorno), male (Prefettura, Comune, medici,
volontari si fanno in quattro per trovare un posto e un pasto ai migranti), non si carica di oneri ( persino una scuola media cittadina, in attesa di una sede di accoglienza, ha ospitato i profughi) e li emargina ( ad ogni angolo, semaforo, supermercato, chiesa, bar, ristorante, c’è un migrante con la mano tesa e il dolore stampato in faccia).
Troppo poco per lo Stato. Troppo poco per quell’Alfano che a Messina ci è pure venuto e ci ha esortati all’accoglienza.
Come non fosse noto che: poveri sì, baraccati sì, indolenti sì, ma
con un cuore grande così.
Poteva anche risparmiarsela, Alfano Angelino, la sua “calata” a Messina: l’accoglienza ci sarebbe stata comunque e lui, almeno, “salvava la faccia”.
Infine, una ricerca: onorevoli Germanà, Garofalo, messinesi, suoi
compagni di partito e così interventisti, dove siete?
Patrizia Vita
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