Le sue dimissioni da sindaco di Messina non sono ancora effettive, ma Cateno De Luca è già in aperta campagna elettorale e si scaglia contro il suo avversario principale, il presidente della Regione Nello Musumeci, cui chiede di dimettersi per «dimostrare il suo amore per la Sicilia ed il Popolo Siciliano».
Martedì 15 febbraio – data in cui, teoricamente, non sarà più il sindaco di Messina – Cateno De Luca ha indetto una conferenza stampa a Palermo, nella Sala Rossa a Palazzo dei Normanni, durante la quale chiederà, insieme al deputato regionale Danilo Lo Giudice, le dimissioni del Presidente Nello Musumeci per «porre fine alla mala gestio politico amministrativa che ha contraddistinto la sua azione di Governo».
Per Cateno De Luca le sue dimissioni da sindaco di Messina starebbero destabilizzando gli equilibri palermitani e uno degli effetti sarebbe la candidatura del presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè alle prossime regionali tra le file di Forza Italia: «È chiaro ormai – scrive in proposito il Primo Cittadino – che a Palermo il banco è saltato. Le mie dimissioni da sindaco della città di Messina, così come avevo preannunciato, stanno inevitabilmente influenzando gli equilibri dei palazzi palermitani. Stiamo assistendo all’autodistruzione di quei contenitori politici che prima hanno eletto e sostenuto Musumeci e che ora, rendendosi conto del grave errore di valutazione commesso, non lo stanno più seguendo nelle Sue quotidiane schizofrenie ancor più alimentate dalla notizia di non essere più il candidato della coalizione del centrodestra per le prossime elezioni regionali».
«La mia candidatura a Sindaco di Sicilia – continua De Luca – ha infatti spinto il centro destra a rivedere la propria strategia. È in quest’ottica che va inserita l’autocandidatura a governatore della Sicilia dell’attuale presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè con il sostegno di buona parte di Forza Italia e, a quanto pare, di alcune forze politiche dello stesso centrodestra. È chiaro che tutto questo non fa altro che far emergere un malessere che covava da tempo all’interno delle varie coalizioni, ascrivibile principalmente alla inconcludente azione politico amministrativa di Musumeci e dei suoi sodali di giunta. Perché dunque continuare così? L’attuale situazione infatti non fa altro che determinare un clima di instabilità per la nostra terra che continuerà a farci perdere le varie scadenze imposte dal PNRR. Voglio ricordare che al momento la Sicilia è senza bilancio e con la ulteriore balcanizzazione del Parlamento Siciliano assisteremo al moltiplicarsi di faide e regolamenti di conti sulla pelle dei siciliani».
«La Sicilia – conclude il Sindaco di Messina – ha bisogno di un presidente che faccia davvero il Sindaco di Sicilia, ha bisogno di un governo autorevole, sostenuto da una maggioranza stabile. L’ennesima sconfitta incassata ieri in aula da Musumeci per il suo super consulente Tuccio D’Urso è l’ulteriore dimostrazione di quanto ormai non interessi a nessuna forza politica il destino della Sicilia. Martedì prossimo chiederò a Musumeci che compia un gesto d’amore per la Sicilia, ovvero che si dimetta immediatamente e consenta di poter scrivere una nuova pagina politica per la nostra terra».
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