Cateno De Luca incassa un altro NO. Anche i Consiglieri di Ora Messina si dichiarano contrari al Cambio di Passo ed alla proposta del sindaco di Messina di formare un intergruppo che garantisca l’assenza di corto circuiti con il Consiglio Comunale. «De Luca vuole formare la sua corte» scrivono in una nota ufficiale, in cui spiegano la loro posizione.
«Non occorre nessun cambio di passo e nessuna casacca da cambiare in corsa. Non c’è un atto di responsabilità alla base di questa richiesta del sindaco. Fin qui – e non possiamo accettare contestazioni in merito – il Consiglio ha votato con coscienza e sempre per il bene della città di Messina. Quella che si vuole mettere in dubbio, infatti, è la totale libertà che da sempre contraddistingue le votazioni e, come gruppo, per noi è inaccettabile.
Che il sindaco avrebbe governato in un regime di non maggioranza era cosa nota e chiara. Con estremo senso di responsabilità abbiamo pesato ogni singolo voto fin qui. Mai abbiamo preferito agire – anche se la nostra condizione di opposizione lo avrebbe consentito – in termini di posizione politica pre-ordinata. In testa c’è sempre stato il bene della città.
Il “Salva Messina” non deve diventare materia di ricatto da parte del sindaco. Quando abbiamo deciso – con immensa riflessione e coscienza – di votare favorevolmente un anno fa lo abbiamo fatto per la città. Questo non significa, adesso, che non possa esistere da parte nostra una attenta riflessione e anche un parere non favorevole alle sue evoluzioni.
Parere non favorevole, ma anche astensione: perché il sindaco di Messina non può pensare di riscrivere sempre la democrazia a suo piacimento. Anche l’astensione è un modo di esprimere il nostro voto. Quando una cosa non convince del tutto il diritto all’astensione esiste, non come atto interlocutorio o facile rifugio. Esiste come atto preciso, spesso utile per provare a uscire dalle – talvolta nebulose – proposte dell’amministrazione.
La nascita di un intergruppo sarebbe un atto non naturale, una condizione ingiustificabile dalla quale prendiamo le distanze rifiutando. Per il sindaco De Luca intergruppo fa rima con corte: la sua insopportabile visione monarchica del ruolo è ormai palese. La sensazione resta quella che per “cambio di passo” il sindaco intenda un decisionismo spietato e spostato unicamente nelle sue mani.
Non può bastare una lunga relazione di 48 pagine per convincerci di cose che sappiamo già e che abbiamo già respinto in questi mesi. Se il sindaco De Luca necessita di un’interlocuzione maggiore con il Consiglio comunale siamo pronti ad ascoltare, se invece crede di poterlo tenere in mano non siamo interessati. Il nostro resta, anche, un ruolo di controllori: i nostri mandatari sono i cittadini. In più – e lo rivendichiamo con forza -, non può essere messo a tacere il sacrosanto dialogo ed eventuale contrasto tra amministrazione e opposizione.
Infine – ribadendo il nostro diniego – siamo curiosi di vedere chi, invece, accetterà questo cambio di squadra più che di passo. Auguriamo, anzi, che chi davvero sente la spinta verso un matrimonio con il sindaco De Luca lo faccia senza più nascondersi, a differenza di quanto fatto fin qui».
Comincia a farsi sempre più chiaro, quindi, il quadro in Consiglio Comunale. All’appello manca qualcuno e c’è tempo fino a domani per proporre a Cateno De Luca eventuali modifiche o integrazioni al documento, prima che questo finisca in Aula per essere votato.
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