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Cambi di casacca in Consiglio Comunale, si accende lo scontro tra Gennaro e Zante

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Borbottii, fermento e problemi tecnici in Consiglio Comunale, dove sta per approdare il piano di valorizzazione e di alienazione degli immobili comunali. Ancora prima di iniziare la discussione, la tensione sale in Aula dopo la comunicazione del consigliere Dario Ugo Zante, che annuncia il passaggio da Forza Italia al Ora Sicilia. A commentare, il capogruppo del Pd, Gaetano Gennaro: «Ha fornito motivazioni di tipo personale, ma bisogna dare motivazioni di carattere politico alla città».

Come annunciato ieri, il consigliere comunale Dario Ugo Zante ha ufficializzato il passaggio da Forza Italia a Ora Sicilia, gruppo fondato nel 2019, sempre appartenente alla coalizione di centrodestra. E nelle ultime settimane, occorre segnalarlo, gli spostamenti in Aula non sono stati pochi. Gli ultimi, e più ravvicinati, il consigliere Giovanni Scavello ha lasciato la Lega ed è passato al Gruppo Misto (precisando: «la strada che intendo intraprendere non è quella di Fiumedinisi); Giuseppe Schepis, dopo aver lasciato il M5S ed essere passato alla Lega, si è unito al Gruppo Misto e ha annunciato la sua candidatura alle prossime amministrative con Federico Basile. Da ultimo, Dario Ugo Zante, che è andato a nutrire le file del gruppo legato a Luigi Genovese.

Dopo aver spiegato in una nota stampa le proprie motivazioni, il consigliere Zante le ha ufficializzate oggi in Aula. A prendere la parola, subito dopo di lui, il capogruppo del Pd, Gaetano Gennaro: «Abbiamo ascoltato la comunicazione del collega Zante – ha esordito. Pochi giorni fa, la stessa da parte di altri colleghi. Noi prendiamo atto di ciò che succede in casa degli altri partiti e altri schieramenti. È giusto che resti a verbale, per chi verrà dopo, che in questo consiglio comunale si è saltata ogni forma di approccio politico. Chi ha fatto qualche mandato in più, come me, sa che un tempo all’Aula venivano fornite delle motivazioni di carattere politico, non personale. Dal punto di vista politico, però, le motivazioni vanno date alla città».

«Non è un richiamo o un appunto di carattere personale che faccio al collega – ha specificato –, ma i cittadini devono sapere i perché di questi cambi. Sarebbe importante capire le motivazioni politiche. Io posso immaginarle, essendo un addetto ai lavori, però sarebbe il caso di farlo. Il mio, lo ripeto, è un ragionamento in generale, non riferito al collega Zante».

Secca la replica di Zante: «Come ho detto – ha dichiarato – gli uomini cambiano e con essi le loro idee. Non mi rivedevo più nel progetto di Forza Italia. Sento bofonchiare troppi soggetti che si proclamano “vergini” da questo punto di vista, quando all’interno del loro gruppo c’è qualcuno che “vergine” non è».

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