Proprio mentre incombe sulla testa dell’amministrazione comunale la scadenza del 30 settembre, termine ultimo per approvare due bilanci e rimodulare il piano di riequilibrio, dalla Regione arriva un’insperata ancora di salvezza. E’ Rosario Crocetta a lanciarla per tirare fuori dalle cattive acque i Sindaci che potrebbero pagare a caro prezzo il flop sulle delicate tematiche finanziarie.
Crocetta ha, infatti, sospeso, nelle more di acquisire il parere da parte del Cga, la circolare interpretativa dell’assessorato Enti Locali sulla decadenza dei Sindaci, in caso di mancata approvazione dei bilanci da parte del Consiglio comunale. Secondo il presidente della Regione c’è il rischio che il No dell’Aula a Previsionale o Consuntivo possa trasformarsi in un atto politico per defenestrare la Giunta. “Il governo – spiega Crocetta – è convinto che questa situazione potrebbe essere utilizzata al fine
di creare instabilità politica, servendosi dello strumento finanziario come mozione di sfiducia, che prevede una diversa e più qualificata maggioranza”.
Quindi, in caso di mancata approvazione del bilancio l’unico a farne le spese sarebbe il Consiglio comunale. La scelta di Crocetta, se contestualizzata alla realtà messinese, appare fin troppo parziale. Negli ultimi anni il civico consesso è stato, infatti, costretto a votare atti finanziari presentanti in ritardo dall’amministrazione e con il fiato sul collo di un’intera città. Nel caso di Palazzo Zanca, deresponsabilizzare Sindaco e Giunta, non sembra essere la scelta migliore.
Sulla questione interviene a gamba tesa il presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile. “E’ la dimostrazione che Crocetta non conosce i problemi territoriali. Non mi meraviglia più di tanto visto il mancato coordinamento tra dirigenti e giunta regionale. Lui smentisce un provvedimento del suo assessorato, forse per proteggere qualche sindaco in vista della prossima campagna elettorale che a quanto pare si è già aperta. Che un presidente della Regione tuteli i Sindaci e metta in croce il Consiglio comunale è un simbolo della politica degli ultimi anni. A questo punto sarebbe opportuno togliere la responsabilità di danno erariale al Consiglio in caso di approvazione di un atto finanziario poi giudicato irregolare”.
Andrea Castorina
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