Un’ora di attesa per un esito che in fondo era già scritto, anche questo terzo atto in Consiglio Comunale si è concluso con un’Aula semi-vuota. La terza chiamata per la discussione della relazione del III anno di mandato del Sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha prodotto un sonoro buco nell’acqua. Presenti solo i consiglieri del gruppo misto – la maggioranza ormai conclamata del Primo Cittadino –, una consigliera di Forza Italia e parte della Giunta, insieme ai vertici delle società partecipate.
Si riconferma la dura presa di posizione del presidente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile, e dei gruppi consiliari PD, Libera Me, M5S, Sicilia Futura, Ora Messina, Lega e Bramanti Sindaco, che nella giornata di ieri hanno lasciato i banchi all’inizio della Seduta in segno di protesta. In Aula solo Serena Giannetto, Alessandro De Leo, Ciccio Cipolla, Nello Pergolizzi e Paolo Mangano del Gruppo Misto, Rita La Paglia di Forza Italia (gruppo che qualche ora fa si è infatti dissociato dal gesto dei colleghi, non condividendone le modalità). Assenti giustificati Ugo Zante (FI), Dino Bramanti (Lega) e Libero Gioveni (FdI). Significativa la presenza di Paolo Mangano, che ieri aveva firmato il documento letto in Aula da Cardile, insieme agli altri consiglieri “in protesta”. A cosa è dovuta la protesta dei consiglieri comunali? Per chi avesse vissuto sotto un sasso nelle ultime 48 ore, all’assenza di 8 mesi del Sindaco dai lavori in Consiglio Comunale e in generale alle invettive a mezzo Facebook dei mesi scorsi.
Presente, di contro, il sindaco Cateno De Luca, che intorno alle 17.20 ha iniziato una diretta Facebook passeggiando tra i banchi: «Asini volanti in azione! – ha scritto nel lancio del post sui social. Da oltre mezz’ora attendiamo in Consiglio Comunale per discutere la relazione sul terzo anno di attività ma i consiglieri comunali (tranne alcuni) non si sono presentati… Seduta deserta … Per il secondo anno il consiglio comunale si rifiuta di confrontarsi con me sulle cose fatte e non fatte!».
Regolamento alla mano, il Primo Cittadino ha allora accusato nuovamente i consiglieri comunali di far sprecare soldi pubblici e di aver fatto cadere la Seduta per non dover studiare la relazione. Ha poi annunciato la denuncia all’assessorato agli enti locali e ricordato che neanche nel 2020 è stata discussa la relazione del II anno di mandato. Relazione che comunque il Sindaco ha presentato alla stampa e al pubblico, come avvenuto quest’anno, con un gesto che già allora era stato bollato come uno sgarbo istituzionale. Il tutto prima dell’inizio della Seduta, sancito – come la sua chiusura – con l’appello nominale dei presenti: sei. I lavori si sono quindi conclusi ancora prima di iniziare.
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