Accusato trasversalmente di sessismo dopo l’attacco di ieri nei confronti della deputata Matilde Siracusano, l’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, replica al candidato Maurizio Croce: «I paladini nazionali del Bunga Bunga mi accusano di sessismo, sembra assurdo, ma è accaduto». L’ex primo cittadino ribalta le accuse e aggiunge: «Anziché darmi risposta la si butta in caciara».
Cos’è successo? Ieri mattina Cateno De Luca ha attaccato con toni piuttosto sopra le righe l’assessore designato di Maurizio Croce, Matilde Siracusano, beccandosi più accuse di sessismo sia da parte del centrodestra che dal Movimento 5 Stelle. Non è tardata, chiaramente, la replica dell’ex Sindaco di Messina, cui è seguita, in serata, la controreplica di Maurizio Croce.
Le riportiamo entrambe di seguito.
Cateno De Luca: «Ridicole accuse nei miei confronti»
Cateno De Luca replica quindi ai vari esponenti politici che hanno espresso solidarietà a Matilde Siracusano, in particolare agli esponenti di Forza Italia: «Agli onorevoli Mulè, Tajani, Schifani e quanti altri sono stati sollecitati a scomodare i loro uffici stampa per lanciare ridicole accuse nei miei confronti, faccio osservare che una persona semplice come me che viene dalla campagna quando fa riferimento ai salotti pensa a luoghi in cui le persone si incontrano per fare due chiacchiere e non per fare altro.
«Avendo iniziato – prosegue – la mia carriera politica dal consiglio comunale di un piccolo centro mi hanno sempre incuriosito le scorciatoie che consentono a uomini e donne di alcuni partiti politici di essere catapultati nel parlamento nazionale o regionale senza aver mai potuto dimostrare alcuna abilità politica o capacità amministrativa. Non comprendo perché ogni qualvolta, infatti non è la prima, pongo tale quesito su questa deputata messinese anziché darmi risposta la si butta in caciara».
«Quanto alle accuse di sessismo – aggiunge – non c’è niente di più assurdo e infondato. Il pubblico, a quanto pare vasto delle mie dirette, mi ha sempre sentito dire che non sopporto coloro che, senza distinzione di genere, vogliono fare carriera “sculettando” o “scodinzolando” davanti al potente di turno. Io sono tra coloro che hanno sempre premiato il merito come ho già dimostrato da ex sindaco di Fiumedinisi, Santa Teresa e Messina e ovunque abbia avuto ruolo di responsabilità».
«Ai nuovi compagni di viaggio messinesi dell’on. le Matilde Siracusano – conclude – ricordo che sono stati loro a mortificarne l’attività svolta sul territorio con insensate scelte sui candidati alla presidenza dei quartieri. Dovrei forse accusarli di machismo? Respingo quindi i tentativi di strumentalizzare le mie affermazioni per non rispondere al quesito che invece ripropongo: quali sono le ragioni che hanno portato alla scelta di candidare l’on. le Matilde Siracusano nel collegio blindato di Bagheria? Attendo ancora una risposta, magari dai frequentatori di certe cene eleganti che certamente non sono sessisti».
Croce: «Cosa pensano della vicenda le donne che sostengono il progetto di De Luca?»
Più secca la replica di Maurizio Croce: «Le inutili giravolte tentate dall’ex sindaco per giustificare l’ennesimo, vergognoso attacco che ha rivolto a Matilde Siracusano non fanno che aggravare la sua posizione. La questione è lampante: De Luca ha dovuto ripiegare su squallide associazioni di pensiero non avendo in alcun modo la possibilità di mettere in discussione il profilo, l’operato e l’amore per la città di Messina dimostrati, con fatti incontestabili, dall’onorevole Siracusano, a cui ho manifestato a più riprese la mia totale solidarietà. A questo punto mi chiedo cosa pensino di questa indecorosa vicenda le donne che sostengono il progetto politico di De Luca, a partire dalle componenti della sua ex Giunta».
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