L’inchiesta di Lirio Abbate e Primo Di Nicola sull’Espresso scuote la convocazione dell’assemblea provinciale del Pd fissata per domani mattina all’Istituto Cristo Re. I due giornalisti hanno condotto un’indagine sulle società legate al deputato nazionale Francantonio Genovese dove si parla di presunti crediti dello Stato nei confronti delle aziende della galassia Genovese per oltre 1 milione di euro. L’indagine giornalistica viene pubblicata a poche ore dall’assemblea che dovrà eleggere il nuovo presidente (in sostituzione di Angela Bottari) e la nuova direzione provinciale dove il gruppo Genovese intende dire la sua dopo l’ottima affermazione contro gli avversari interni alle ultime primarie che hanno eletto segretario regionale Fausto Raciti. Indiscrezioni dicono che dalle altre correnti il nome unitario che si vuole proporre è quello del prorettore Antonio Saitta, vicino al gruppo del parlamentare regionale Filippo Panarello. Da quello che si apprende la corrente Genovese non ha ancora scelto se presentare un’alternativa oppure dare il via libera a Saitta. Il Comitato Messina per Renzi scrive: “All’unanimismo di facciata, che serve soltanto a nascondere le difficoltà, i problemi e la inoperosità politica di oltre un anno sotto il tappeto, preferiamo che scoppi lo scandalo citato dal Vangelo. Uno scandalo purificatore, di verità e di maturazione.
Serve dibattito, dialogo, dialettica e confronto, al PD di Messina. E per questo ci impegneremo”.
Emilio Fragale, infine, ex direttore generale del Comune e rientrato negli ultimi mesi nel Pd ha scritto al segretario provinciale Basilio Ridolfo sollecitando proposta ed elaborazione di idee:
“Come – ampiamente documentato – ho sempre lamentato un contesto ingessato (quasi soffocato) dalla mancanza di discussione, dalla incapacità di convocare competenze e professionalità, dalla deficitaria interazione con realtà sane e vivaci (oserei dire effervescenti) che riflettono e agiscono in ambito civico socio-culturale, dalla miopia di una logica muscolare.
Anzi per anni ho contestato la convocazione di organismi con ordine del giorno monotematico (“adempimenti”). Questi organismi – allo stato … persino – mancano. Non mi sfugge il prossimo appuntamento assembleare e – pertanto – chiedo (rivendico da semplice iscritto) che le decisioni rifuggano dalla tentazione della “pratica da esitare” e esprimano tutta la consapevolezza, la sapienza e la responsabilità del ruolo che il PD rinnovato è chiamato a rivestire”.
@Acaffo
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