Messina città verde e sostenibile: è l’obiettivo dell’ex vicesindaco di Messina, Carlotta Previti, candidata alle elezioni amministrative 2022 nella squadra di Federico Basile. La chiave per raggiungere questo traguardo è Foresta Me, il progetto di forestazione urbana finanziato con oltre 29 milioni di euro grazie ai fondi PON-Metro 2014-2020.
«Nei prossimi mesi – dichiara Previti – la città verrà trasformata e attraverso un’ampia opera di forestazione urbana, sarà resa più vivibile, a misura di giovani e anziani, con un’ aria migliore perché mitigata e protetta dai fumi dello smog. Il grigiore dei palazzi sarà ‘coperto’ dal verde, che ridipingerà lo skyline della città e Messina diventerà la più green d’Italia per presenza di patrimonio arboreo e floreale».
L’ex assessore della giunta De Luca ci tiene inoltre a precisare che Foresta Me non solo è stato ammesso ai fondi europei, ma se n’è aggiudicato addirittura 4 milioni in più, superando i 25 milioni di euro previsti inizialmente.
«Finalmente – aggiunge Previti – i cittadini di Messina percepiranno il territorio urbano riabilitato nella sua dimensione green grazie ad un’armonica rete di interventi di rinaturalizzazione e riqualificazione di tutte le aree a verde, i giardini, i parchi sia dello spazio urbano che dei borghi mettendo in contatto il Mare con i Monti in una “Città Sostenibile” capace di farsi interprete paradigmatica di un processo avanzato e innovativo di transizione ecologica dell’intero territorio metropolitano».
La candidata al consiglio comunale alle elezioni amministrative 2022 a Messina ha inoltre illustrato alcuni degli interventi in programma, in particolare:
- la riqualificazione di tutte le poche aree verdi esistenti;
- la realizzazione di nuove aree verdi in attuazione alle previsioni dello strumento urbanistico e dei P.A.;
- la riabilitazione di tutte le aree naturali in abbandono ed esposte ad degrado;
- la realizzazione di nuovi spazi verdi là dove vi sono aree “grigie” (parcheggi, piazze, slarghi,etc.);
- la realizzazione di nuove strade e viali alberati nonché il ripristino e la riqualificazione di quelli esistenti, che mettano in rete tutti il nuovo sistema verde;
- tra la zona boscata e l’ambiente antropico si svilupperà una vasta area a vocazione agricola scarsamente sviluppata al cui interno della quale saranno programmati dei sistemi di sviluppo ed insediamento di servizi eco sistemici di alta qualità biologica (produzioni speciali, DOC, DOCG, DOP, ITG, IPG, STG, PAT, etc.) in modo da consentire lo sviluppo di nuovo avanzati ed efficaci regimi e produzioni agricole.
«Questo nuovo ecosistema – conclude l’ex Vicesindaco – porterà con sé, anche una rivoluzione culturale. Ormai è infatti in atto in ambito internazionale un dibattito sul superamento del semplice PIL come unico indicatore di misurazione del benessere, alimentato dalla consapevolezza che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non possano essere esclusivamente di carattere economico, ma debbano tenere conto anche delle fondamentali dimensioni sociali e ambientali corredate da misure di diseguaglianza e sostenibilità. Necessario dunque, un incremento del cosiddetto Pil della felicità, parametro già adottato in altri contesti, per misurare la percezione e il vero gradimento da parte dei cittadini delle misure adottate».
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