Al via il tour elettorale del candidato a sindaco del centrosinistra, per le elezioni amministrative a Messina, Franco De Domenico. Come annunciato si parte dai villaggi della zona sud, nello specifico da Giampilieri; «è la nascita di qualcosa di nuovo che germoglia e si radica; la metafora – ha detto il candidato del PD Franco De Domenico – perfetta per riassumere quella svolta culturale che vogliamo per la città e che dovrà cancellare ogni distinzione tra centro e periferie».
Il candidato a sindaco per le elezioni 2022 ha visitato: Giampilieri Marina, Briga San Paolo, Briga Superiore, Altolia e Molino. A partecipare al primo step della campagna elettorale anche alcuni componenti del Movimento 5 Stelle e Cambiamo Messina dal Basso e MessinAccomuna che appoggiano De Domenico.
Elezioni 2022, il tour di Franco De Domenico
Durante la prima tappa del tour elettorale, Franco De Domenico ha piantato un seme di limone, nel giardino di piazza Pozzo a Giampilieri Superiore. «Piantare un seme significa dare vita a qualcosa di nuovo – ha detto il candidato a sindaco del PD alla prossime amministrative di Messina proprio come nuova è la nostra visione per questa città. Il seme germoglia, cresce e si radica. È la metafora perfetta per riassumere quella svolta culturale che vogliamo per una Messina che dovrà cancellare ogni divisione sociale, ogni distinzione tra centro e periferie.
Una città – ha aggiunto Franco De Domenico – che deve tornare a respirare aria di normalità, superando tutte quelle emergenze che da troppo tempo le tarpano le ali. Una città che trovi nella coesione la forza per attrarre investimenti, al pari di quanto stanno facendo tanti altri territori meridionali. Inoltre, bisogna creare le condizioni migliori per la nostra comunità all’interno della quale la politica non sia più terreno di contrapposizione, ma di confronto leale e costruttivo. Questi villaggi devono essere pietra miliare nella memoria storica della Messina che vogliamo. Qui Il fango che travolse queste zone deve trasformarsi in terra fertile, ambiente di rinascita e di riscossa».
Poi una riflessione sul referendum Montemare; «non basta dire no al referendum. Oggi – ha concluso De Domenico – la distanza geografica dei villaggi dal centro è anche distanza di opportunità e differente qualità di servizi e occasioni di sviluppo. Bisogna opporsi all’idea che l’autonomia possa risolvere i problemi, ma allo stesso tempo offrire alternative concrete, basate su serie e reali politiche di decentramento». Il referendum Montemare si svolgerà in concomitanza con le elezioni amministrative di Messina, il prossimo 12 giugno.
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