francesco gallo e matteo salvini

Alta velocità in Sicilia, Gallo contro Salvini: «Ha gettato la maschera, è una presa in giro»

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Matteo Salvini interrogato alla Camera durante il Question Time sui tempi di percorrenza con l’Alta Velocità in Sicilia. La replica del Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti non ha convinto proprio tutti. Tra questi, il deputato messinese di Sud chiama Nord, Francesco Gallo: «il Ministro Salvini ha gettato la maschera sulla supposta Alta Velocità in Sicilia», commenta.

Ieri, mercoledì 29 marzo, alla Camera dei Deputati si è tenuta una seduta di Question Time durante la quali i deputati hanno potuto interrogare i Ministri su diversi argomenti. Il deputato Saverio Romano (Noi moderati), in particolare, ha chiesto chiarimenti al Ministro Matteo Salvini in merito ai lavori di potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria relativa alle tratte Palermo-Catania e Palermo-Roma e alle conseguenti ricadute sui tempi di percorrenza.

Question Time alla Camera, cosa ha detto Salvini sull’Alta Velocità in Sicilia

A porre la questione al Ministro Matteo Salvini è stato dunque l’onorevole Saverio Romano: «Noi siamo favorevoli alla costruzione del Ponte – ha sottolineato – e sosteniamo questo Governo e il Ministro alle Infrastrutture. Rileviamo però una distonia tra quanto affermato dal Ministro e quanto scrivono le Ferrovie sul sito del Ministero in merito agli eventuali tempi di percorrenza Palermo-Roma nel momento in cui verranno realizzate le opere da RFI e nel momento in cui sarà realizzato il Ponte. Salta agli occhi una macroscopica differenza tra la percorrenza Napoli-Roma di circa 54 minuti, così come la Milano-Torino di circa 50 minuti per circa 200km, tanti quanti separano Palermo da Catania; qui però è prevista un’opera che verrà percorsa dal treno in 165 minuti».

A replicare, il Ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini: «Se ci sono ritardi infrastrutturali in Sicilia, Calabria e nel Mezzogiorno – ha esordito –, non è colpa né del Ponte, che non c’è, né di Salvini che è al Ministero da 5 mesi. La tempistica sarà più precisa nei prossimi mesi, perché ad esempio la tratta di Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria è in fase di progettazione da parte di RFI. Si può presumere che si risparmierà tra un’ora e un quarto e un’ora e mezza nella percorrenza tra Roma e Reggio Calabria e che a lavori ultimati – e sono in ballo più di 11 miliardi di euro per la velocizzazione della tratta Palermo-Catania-Messina – si risparmierà fra un’ora e un quarto e un’ora e mezza anche su quella tratta. Quindi tre ore (risparmiate, ndr) con l’alta velocità Roma-Reggio Calabria-Palermo-Messina. Qui però lascio agli ingegneri il dibattito se sia alta velocità o alta capacità. Alle tre ore di risparmio a lavori ultimati tra Palermo e Roma se ne aggiungerà un’ora e mezza di mancato attraversamento via traghetto». Passaggio che dovrebbe venire meno con la realizzazione del Ponte, ha sottolineato.

Gallo: «Questa non è Alta Velocità: è una presa di giro»

A storcere il naso di fronte a questa risposta, il deputato messinese Francesco Gallo (SCN): «Nella risposta data oggi (ieri, ndr) in aula a Montecitorio al Question Time in merito alle opere legate al Ponte sullo Stretto, il Ministro Salvini ha gettato la maschera sulla supposta Alta Velocità in Sicilia. Da Torino a Milano o da Roma a Napoli oggi i vari Frecciarossa o Frecciargento ci impiegano un’ora. Da Catania a Palermo invece, se tutto va bene, tra sette anni ci vorranno più di due ore. Questa non è Alta Velocità: è una presa di giro».

Poi il riferimento alla trasferta siciliana del Ministro alle Infrastrutture: «I lavori inaugurati in pompa magna da Salvini qualche giorno fa – sottolinea il Deputato – continuano a condannare i siciliani a vivere come cittadini di serie B. Il Ministro Salvini che dice di voler fare il Ponte (forse…) non è riuscito a spiegare perché in Sicilia non si può fare l’Alta Velocità che, nella migliore delle ipotesi, si fermerà a Reggio Calabria. Sempre ovviamente tra sette anni, e solo se tutto fila liscio».

«Da parte nostra – conclude – continueremo a batterci per dare a siciliani i servizi che meritano e il diritto ad una mobilità simile a quella degli altri Paesi europei».

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