Nonostante i vari annunci dell’amministrazione comunale, il servizio mensa nelle scuole cittadine non è ancora ripartito dopo lo stop del 12 gennaio. Ma la lunga attesa dei dipendenti e dei tanti alunni costretti finora a portare da casa il pranzo, potrebbe essere presto premiata. In tarda mattinata, il ragioniere generale Antonio Cama ha firmato la nota che conferma la regolarità e validità dell’impegno di spesa già assunto, rassicurando il Dirigente dei Servizi scolastici Salvatore De Francesco che giovedì scorso aveva chiesto ulteriori ragguagli prima di provvedere ad emettere il nuovo bando.
Un risultato raggiunto dopo un lungo faccia a faccia tra gli assessori Signorino e Panarello e una delegazione sindacale rappresentante gli addetti al servizio mensa che da gennaio sono impossibilitati a svolgere la propria mansione, rinunciando così allo stipendio. Alcuni lavoratori, oggi hanno presidiato Palazzo Zanca per tutta la mattinata. All’iniziativa indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil è poi seguito un confronto con i rappresentanti della Giunta al termine della seduta della Commissione al Bilancio.
Alla fine la tanto attesa rassicurazione del ragioniere Cama è arrivata. La nota autorizza l’impegno di spesa di 240mila euro necessario all’affidamento del servizio per 22 giorni. Nonostante il diniego del revisore dei conti, la refezione scolastica sarà quindi considerata come servizio essenziale da garantire anche in gestione provvisoria, vista l’assenza del bilancio 2015. La refezione scolastica dovrà quindi essere garantita a partire dal 1 marzo e, secondo quanto assicurato dallo stesso assessore Panarello, verrà garantita fino al termine dell’anno scolastico.
La questione sembra ormai destinata ad essere risolta, ma il disagio patito da alunni e dipendenti per poco più di un mese resta una ferita aperta. “Per garantire i pasti ai propri figli – spiega Maurizio Vita del Comitato 29 dicembre – i genitori degli alunni della scuola Donato si sono accordati privatamente con l’istituto Antonello, un servizio che è stato pagato anche da chi aveva i requisiti Isee per usufruire gratis del servizio di refezione garantito dal Comune. Dal 12 gennaio abbiamo ascoltato solo false promesse, lavoratori e famiglie costrette a fare i conti con gravi problematiche. C’è una chiara patologia all’interno dell’amministrazione comunale che chiamerei manifesta incapacità”.
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