La futura via don Blasco non convince proprio tutti. Ieri il Consiglio della IV Circoscrizione ha effettuato un sopralluogo nelle zone interessate dal passaggio della nuova arteria di cui è progettista l’ingegnere Antonio Rizzo. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri Daniele Travisano e Francesco De Pasquale che affidano ad una nota stampa le proprie perplessità.
“Questo progetto – spiegano Travisano e De Pasquale – ostacola fortemente il rilancio del Waterfront e non prevede nessun rilevante intervento strutturale dell’area in oggetto: Si tratta semplicemente di una grande manutenzione stradale che migliora semplicemente l’esistente”. I due consiglieri precisano che sono soddisfatti che la città sia riuscita, in questa specifica circostanza, ad ottenere finanziamenti che normalmente vanno persi, ma si chiedono “qual è la regia dietro tutto questo?”
“Sembra grottesco – precisa la nota – che nel medesimo arco temporale si stiano avviando due progetti in palese contrasto tra loro: il patto per la Falce che mira a rilanciare la zona in chiave turistica ed il PIAU che regolamenta il gommato pesante attraverso la via Don Blasco. Quale può essere il connubio tra turismo, vivibilità e aree pedonali da un lato e gommato pesante dall’altro nella stessa porzione di territorio? È già prevista una rimodulazione del traffico marittimo?
Secondo Travisano e De Pasquale la nuova via Don Blasco così come è stata concepita dal PIAU, deve avere carattere di temporaneità e l’inizio dei lavori deve avvenire contestualmente all’avvio di quelli per il porto di Tremestieri. “La regia – concludono – deve necessariamente essere unica per entrambi i progetti, diversamente possiamo sin da adesso darci appuntamento tra qualche anno per una nuova manifestazione di Cambiamo Messina dal basso: il LUNGOmare negato”.
(300)