L’accordo stipulato con la società pisana Csel, per raggiungere un nuovo assetto organizzativo nel Dipartimento che si occupa dei bilanci comunali, ha suscitato varie polemiche. In particolare la Cisl parlava di mortificazione per le professionalità interne, altri hanno invece manifestato perplessità sui 450mila euro bisognerà sborsare per il servizio. Importo che comunque non sarà a carico di Palazzo Zanca poiché legata alla buona riuscita del check-up fiscale. In caso di esito negativo del progetto sarà la stessa società toscana a sostenere i costi.
Adesso, il sindaco Accorinti risponde alle accuse con una dura nota che vi riportiamo integralmente:
Sorprende che quando le misure, annunciate e auspicate, vengono realizzate si cerchino infondati e pretestuosi motivi di polemica e intervengano addirittura i diretti protagonisti dei motivi dello sfascio in cui versa la macchina burocratica.
Da tempo (e non da pochi giorni) l’assessore al Bilancio Guido Signorino aveva ripetutamente e ufficialmente dichiarato, anche nel corso di commissioni consiliari aperte alla stampa, che l’amministrazione aveva definito un piano per rendere efficiente la gestione finanziaria del Comune, fondato sul rinnovo del sistema informatico, la formazione specifica e la diffusione delle competenze finanziarie in tutti i dipartimenti.
Oltre al nuovo sistema informatico, che segue un altro percorso, la convenzione con il Centro Studi Enti Locali (CSEL) persegue chiari e puntuali obiettivi che consentiranno finalmente un cambio di marcia all’intero apparato burocratico, con ritorni in termini di qualità dei servizi al cittadino, di efficienza e di tempistica nella produzione degli atti finanziari. Necessità avvertita da tutti e non più rinviabile.
Non si tratta di tutor o badanti, tutt’altro. Poniamo in essere interventi mirati, agendo in maniera strutturale per realizzare anche le “misure correttive” invocate dalla Corte dei Conti, in tempi ragionevoli. È un progetto di primaria importanza su cui l’amministrazione scommette. Un intervento programmato da mesi che, senza oneri per il Comune, siamo sicuri consentirà quel salto di qualità che tutti vogliamo e che la città si aspetta.
Dopo essersi tolto qualche sassolino dalla scarpe, il primo cittadino sfrutta ancora una volta l’occasione per elencare i risultati raggiunti e quelli – a detta sua – in dirittura di arrivo.
Dopo due anni e mezzo di lavoro intenso e profondo cominciano a raccogliersi i frutti dell’impegno dell’amministrazione: 14 nuovi autobus, 120 contratti di lavoro firmati a Palazzo Zanca (tra stabilizzazioni e vigili a tempo determinato), 17 nuovi autisti per l’Atm, il finanziamento per altri 32 bus, il decreto di finanziamento per la via Don Blasco, il positivo iter di definizione della prima stagione del masterplan, l’acquisizione (con collaudo e pagamento) dei beni strumentali per il “porta a porta”, la rendicontazione dei “tetti fotovoltaici”, i provvedimenti nella legge di stabilità che consentono la chiusura dell’iter per il secondo palazzo di giustizia e supportano i piani di riequilibrio rendendone più sostenibile la realizzazione, sono successi importantissimi che rimetteranno in piedi una città. Risultati possibili grazie al processo di risanamento finanziario dell’ente attestato dall’ultimo rendiconto: assorbimento dei deficit passati, rispetto del patto di stabilità, fuoriuscita dalla deficitarietà strutturale, rispetto dei tempi di pagamento, riacquisizione della capacità assunzionale. Adesso si interviene in maniera incisiva sulla macchina burocratica, con misure strutturali (rinnovo del sistema informatico), riorganizzative (avvio della “ragioneria diffusa”) e formative per rinnovare il settore cruciale di ogni amministrazione: i servizi finanziari.
Forse non a caso le polemiche fioccano proprio quando i risultati vengono.
Rassicuriamo i nostri concittadini: non ci lasceremo intimorire dagli strepiti di chi, evidentemente, preferirebbe che tutto rimanesse come prima e continueremo a lavorare per cambiare la gestione della città e offrire ai messinesi quei servizi tutti noi meritiamo.
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Tutte balle per difendere se stesso e i suoi compagni di inettitudine.Un bugiardo con la faccia da prete.Adesso è d’accordo sul pilone di Faro che aveva lungamente contestato, allora che torni sul pilone e ci resti e ci liberi della sua fastidiosa presenza.