L’indiscrezione si è trasformata in certezza. Emilia Barrile ha ufficialmente abbandonato il Pd per traslocare in Forza Italia, seguendo parte dei suoi collegi e soprattutto Francantonio Genovese. Si colora d’azzurro anche la presidenza del Consiglio, un passaggio inserito nel nuovo assetto politico che interesserà l’Aula. Barrile si affida a una lettera per spiegare le motivazioni che l’hanno indotta a svoltare a destra. Ve la riportiamo integralmente.
In tutte le scelte che la vita ci pone, la riflessione e la ponderazione sono ingredienti indispensabili di una corretta valutazione e nel prendere, oggi, una decisione certamente complessa e difficile, ho voluto che questa fosse la più consapevole possibile. Il mio impegno politico parte da lontano per arrivare, con l’aiuto del Signore e di chi crederà in me, ancora più lontano. Il mio trascorso, nell’alveo di un progetto politico comunque più ampio, è stato scandito da vicende positive e da eventi meno soddisfacenti ma imperniato, sempre e comunque, da alcuni valori imprescindibili: primo tra tutti, la centralità dell’Uomo.
Il rispetto per la Persona, sempre ed innanzitutto, è per me sacro e non è mai venuto meno neanche quando talune situazioni e contingenze avrebbero suggerito percorsi alternativi più comodi ed agevoli. Anzi! Questo filo conduttore è stato, sempre e comunque, la mia ragion d’essere ed, allo stesso tempo, l’obiettivo dell’azione politica che ho ininterrottamente agìto. Una caratteristica personologica che mi contraddistingue è il vivere con passione l’impegno politico: non provare nè collera nè gioia, nè malinconia nè piacere, significa starenel mezzo ma quando tutto si vive e si fonde con slancio e trasporto, quando la riflessione e le passioni si alternano, tutto viene vissuto con armonia ed ogni cosa può essere sviluppata con equilibrio.
In questo lungo periodo, anche nell’espletamento del prestigioso incarico istituzionale che ho l’onore e l’onere di ricoprire, ho sempre dato il mio doveroso contributo con un’attenzione speciale al benessere della mia gente ed uno sguardo attento agli Ultimi, ispirandomi ai valori ed alle virtù che caratterizzano l’Uomo e la sua crescita. Tutto ciò credendo di far parte di un partito che si ispirasse ai miei stessi ideali.
E credendoci fortemente ho trovato la forza di non risparmiarmi mai e di non fare venire meno il mio impegno, assumendomi, sempre ed in ogni occasione, la responsabilità dei risultati. Ho sempre saputo che se la Politica è al servizio dei cittadini, molti politici non lo sono. Ed è accaduto che, in determinate e deprecabili situazioni, l’hanno ampiamente dimostrato.
Una realtà, troppo distante dalla mia logica e dal mio sentire, fatta di bisogni indotti e parecchio distanti dal significato profondo della politica e dal rispetto per la Persona. Il bisogno di perseguire un riscontro elettorale, strumentale all’ ambizione politica ed a una cinica azione votata soltanto alla detenzione del potere, non ha lasciato spazio ad altri valori per me essenziali, che sono stati lucidamente sacrificati sull’altare di uno “zero virgola ics per cento”.
Dopo avere atteso in rispettoso silenzio, oggi, semplicemente, non voglio far parte di un partito che si è dimostrato assente sul territorio e lontano da ogni partecipe sensibilità, centrato sull’opportunismo e sull’indifferenza ed in cui regna sovrano il cinismo.
Aderisco al Gruppo Consiliare di Forza Italia, consapevole che si tratta di un passo in linea con la mia ragion d’essere sia in politica che nella vita e, per tale ragione, obbligato. Voglio continuare il mio cammino politico senza abbandonare i valori che mi hanno accompagnato e che mi accompagneranno per tutto il mio percorso.
Cambio per restare me stessa.
Quel gigante della Storia che è stato Winston Churchill diceva che “c’è chi cambia partito per non cambiare idea, c’è chi cambia idea per non cambiare partito”.
Io non ho cambiato idea”.
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bella lettera se fosse stata scritta quando il potente Genovese era il PD messinese. In natura le pecore seguono il pastore senza sentirsi in dovere di spiegarne i motivi e poi Berlusconi ha dimostrato di avere più a cuore le ragazzine e i suoi interessi che la centralità dell’Uomo.