Marcello Crispino, papà di Mimmo & Stellario, si racconta in una lunga intervista e ci regala un’anteprima del nuovo episodio di Cafon Street. «Sarà presente una guest star particolare, come sempre. Inoltre, ci sono in cantiere altri progetti, tra cui una puntata estiva e un progetto editoriale per settembre al quale stiamo lavorando. Insomma non avrò nemmeno il tempo di grattarmi la testa».
Marcello Crispino, un messinese pieno di passione
Marcello Crispino, messinese trapiantato al nord, è il creatore di “Cafon Street”. La serie animata – con protagonisti Mimmo & Stellario – che fa impazzire messinesi e non solo. Un’idea nata per gioco e per passione. «La passione per i fumetti nasce da piccolissimo, guardavo senza saper ancora leggere. Il primo autore preferito fu Jacovitti e i disegnatori delle edizioni Metro che pubblicavano le storie di Braccio di Ferro realizzate in Italia. Sangalli, Dossi, Colantuoni su tutti. Autori che mi hanno fornito l’imprinting iniziale che mi porto dietro. Poi ci sono stati i supereroi Marvel e Dc, editi in Italia dalla Corno, Magnus – a mio parere uno dei più grandi autori italiani – Pazienza, Liberatore e tantissimi altri che elencarli tutti si farebbe notte».
Una passione, quella per i fumetti, che si sviluppa anche tra le vie di Messina. «Quando vivevo ancora a Messina, andavo ovunque ci fosse musica live, piazze, locali e il cinema. Ma soprattutto la strada dove ci si fermava fino all’alba e a qualsiasi ora della notte incontravi sempre una faccia amica con cui fermarsi a chiacchierare o andare a prendere un ulteriore birra in giro. Si andava a piazza Duomo, in Galleria al mitico Otis Club, al bar e sulla spiaggia di Galati Marina (che non esiste più). Giorno e notte con gli amici d’estate. La Uollascomix nasce proprio nei primi anni ’90, quando firmavo fumetti e murales fatti in strada come “Wallace” (riferito a Marcellus di Pulp Fiction), che poi è diventato Uollas e infine Uollascomix».
Cafon Street, la serie più amata dai messinesi
Senza ombra di dubbio, Cafon Street è la serie animata più amata dai messinesi. Con la forza e l’ironia di due personaggi – Mimmo & Stellario – che riescono a delineare in modo perfetto il meglio e il peggio dei messinesi. «Cafon Street affonda le sue radici in un vecchio fumetto chiamato “Messina 98100”, che disegnavo per ridere con gli amici, in cui i protagonisti Lillo e ‘Gnazio andavano in giro per Messina a combinare danni e schifezze. Anni dopo, con l’arrivo del primo Commodore Amiga, poi il pc e le nuove tecnologie iniziai a dedicarmi alla mia vera passione che è l’animazione, iniziai a studiare i programmi per animare. I primi esperimenti per associare video e sonoro furono proprio i primi due grezzi episodi di Cafon Street. Non erano destinati al pubblico ma invece ci sono finiti e da lì ho continuato cercando sempre di migliorare e affinare la tecnica. Una cosa del tutto casuale che però ha unito studio, passione e divertimento».
Episodi, quelli di Cafon Street, che si basano su fatti che potrebbero accadere sul serio, almeno a Messina. «Parto sempre da un’idea che mi fa ridere, una situazione, qualcosa da poter raccontare forzando determinati aspetti.
Personalmente non amo la comicità classica, ma quello che mi fa ridere è sempre qualcosa che non ti aspetti, una risposta fuori luogo, anche senza senso. Sono personaggi surreali ed estremi e per questo Messina offre molti spunti sui quali io amo calcare la mano per ottenere un effetto comico».
Cafon Street 14, il nuovo episodio
Gli episodi natalizi di Cafon Street sono uno degli appuntamenti più attesi dai messinesi. «Cafon Street 14 è attualmente in lavorazione, dovrebbe uscire per Natale (o giù di lì). Sarà una puntata prettamente Natalizia. Non posso anticiparvi nient’altro al momento, ma sarà presente una guest star particolare, come sempre. Inoltre ci sono in cantiere altri progetti, tra cui una puntata estiva e un progetto editoriale per settembre al quale stiamo lavorando. insomma non avrò nemmeno il tempo di grattarmi la testa.
Negli anni Cafon Street è cambiato molto, prima di tutto graficamente e poi ho cercato di renderlo fruibile a un numero maggiore di persone. Non è più interamente in dialetto ed è diventato un po’ meno volgare, anche perché lo seguono tanti bambini, nonostante ciò l’essenza dei personaggi e le situazioni sono rimaste immutate».
Forse, l’unica cosa che sembra immutabile sono i difetti dei messinesi. «I difetti li abbiamo tutti, Messinesi, Milanesi, Tedeschi o Australiani. Solo che alcuni hanno dei difetti che possono essere raccontati in maniera divertente. In Cafon Street c’è di sicuro un fondo di critica sociale, ma in realtà quello che faccio è trovare un modo per alleggerire gli aspetti quotidiani che spesso sono fastidiosi rendendoli comici. Non c’è mai giudizio o cattiveria in Cafon Street, è solo un modo per raccontare le cose da un’angolatura diversa. La cosa che mi piace di più è che in tanti, anche non messinesi, si siano appassionati a un cartone animato ambientato a Messina realizzato da Messinesi ed è una bella soddisfazione.
Messina, nel bene e nel male
Marcello Crispino, quindi, è un po’ come se avesse utilizzato Cafon Street per rimanere legato a Messina. «Messina è una città bellissima, dalle opportunità immense che però non vengono valorizzate da chi ci vive. Se ci fosse più consapevolezza del tesoro che abbiamo e rispetto per il bene comune, Messina brillerebbe di luce propria. Ma come sappiamo purtroppo non è così. Poi credo sia una tendenza comune della maggior parte dei messinesi fuori sede, parlare e raccontare nel bene e nel male della propria terra. Nonostante il caso o le scelte individuali ci portino nei posti più disparati non si smette mai di essere Siciliani. Non si può e così credo che sarà sempre. Raccontare di Messina mi fa sentire un po’ lì e il fatto che i miei racconti girino per Messina è confortante. Penso anche che l’ambiente culturale messinese abbia tanto da offrire. Ma non solo quello, penso anche allo sport, allo studio, alla medicina. Credo che se uno ha del talento non deve mai smettere di lottare per raggiungere il proprio scopo. Le porte in faccia saranno sempre all’ordine del giorno ma ogni fallimento deve servire da trampolino per effettuare il prossimo balzo in avanti. Citando Andrea Pazienza: “mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa!”. Io sono andato via nel 2004-2005 e da allora fino a questo preciso istante non è mai passato un solo giorno in cui non abbia desiderato tornarci ma bisogna accettare dei compromessi, poi chissà. Magari in vecchiaia, come diceva mia nonna “a Diu piacennu”. Sicuramente è difficile rimanere lontano dall’Isola».
Il 2019 di Marcello Crispino
«Per me ogni anno il momento più emozionante è quando immergo i piedi nell’acqua del mare di Scaletta. Una cosa che invece non mi piace per niente è questa tendenza alla cattiveria che sta dilagando in Italia e anche a Messina. Cattiverie verso i più deboli, i malati, i senzatetto, chi non ha modo di difendersi, una tendenza che sembra trovare terreno fertile specialmente sui social e tra chi si lascia facilmente trascinare da determinate demagogie di potere.
Marcello Crispino e i progetti per il 2020
Marcello Crispino quando torna a Messina è come se non fosse mai partito. Una di quelle sensazioni che ti fanno ancora sentire parte di un posto. «Torno dopo molto tempo e sembra di non essere mai andato via. Giro molto a piedi, incontro un sacco di amici ma dopo un primo giorno di euforia si torna alla realtà e alle occasioni che rimangono sprecate. Troppe zone della città andrebbero valorizzate ma invece sono abbandonate all’incuria e al menefreghismo, e cala un velo di sconforto. Il lungomare di Maregrosso per esempio, ha delle potenzialità enormi, mi piacerebbe che venisse ricostruito. Messina 2020? Sarebbe un titolo fantastico per un romanzo sci-fi con Jena Plissken ma credo che in fondo sarà identica al 2019 ma solo con un anno di più.
I miei progetti per il nuovo anno, invece, sono tanti. Tra questi c’è il primo esperimento editoriale di Cafon Street con il diario scolastico per l’anno 2020-21. disponibile (credo) ad inizio estate, ricco di fumetti, illustrazioni e vignette. Non sarà solo un diario ma anche una raccolta a fumetti da collezionare. Per i genitori; state tranquilli, per il debutto di Mimmo e Stellario a scuola non ci saranno parolacce, anzi saranno presenti anche elementi educativi per sensibilizzare i ragazzi su determinati argomenti come il rispetto per l’ambiente e l’educazione civica. E poi un nuovo episodio estivo in cantiere, che mi piacerebbe molto poter presentare al cinema per ripetere la bellissima esperienza di Cafon Street 13, proiettato in esclusiva al cinema Lux di Messina l’anno scorso. Certo non so se Cafon Street durerà per sempre. Durerà finché io e i membri dello staff avremo voglia di continuare. Poiché si tratta di un progetto autofinanziato che comporta degli sforzi titanici e nessun guadagno, non sempre si ha la voglia o la tenacia di continuare, finora si prosegue perché in ogni caso Cafon Street è un’ottima occasione di crescita, domani chissà».
Gli auguri di Marcello Crispino per il nuovo anno
«A Messina auguro che presto possa “risvegliarsi”, che i cittadini per primi acquisiscano la consapevolezza di poter realizzare le cose senza delegare ad altri, voglio citare come esempio una delle organizzazioni no-profit nate in città che ammiro molto che è Puli-Amo Messina. Ecco loro sono una bella realtà di Messina e tutti dovrebbero procedere in quella direzione.
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