Secondo giorno di protesta consecutiva alla Sicilia Limoni e secondo giorno di blocco del camion, secondo i piani della ditta, che doveva portare via le prime attrezzature. L’azienda ha deciso di chiudere e i 26 lavoratori hanno già ricevuto le lettere di licenziamento. Ma non intendono “cedere” e proseguono l’iniziativa. Pare, da indiscrezioni, che l’impresa voglia denunciare coloro che hanno impedito al mezzo “pesante” di poter varcare i cancelli. Sul posto, anche oggi, gli agenti della Digos e la sindacalista dell’Or.S.A., Francesca Fusco. Arrivano anche i primi commenti politici. I consiglieri comunali del Pd, Vaccarino e Cucinotta, hanno richiesto l’intervento della deputazione; Giuseppe Chiarella, consigliere comunale dell’Udc, ha scritto una nota in cui si legge: «Esprimendo solidarietà ai lavoratori della Sicilia Limoni, licenziati dall’azienda nei giorni scorsi, chiede al presidente del consiglio Previti di convocare un urgente Conferenza dei Capigruppo, invitando i vertici dell’azienda, per discutere e mediare, dove possibile, la risoluzione per la salvaguardia dei livelli occupazionali, in una città che, negli ultimi mesi, ha già prodotto un’alta perdita di posti di lavoro».
@Acaffo
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