Nelle scorse settimane Palazzo Zanca aveva annunciato di stanziare 3.900.000 euro più 1 dodicesimo del bilancio 2012 pari a 1.900.000. Ma le cose sono cambiate. E questa mattina i dipendenti, che dall’alba sono in “sciopero spontaneo”, hanno incontrato nella sede di via La Farina, il commissario Atm, Alligo, e i direttori Conte e Garufi. Ma non sono questi ultimi a dover dare le risposte finanziarie, ma il Comune. Secondo quanto riferito durante l’assemblea – dove i toni si sono fatti accesi con accuse all’attuale dirigenza e paragoni con le condizioni finanziarie della società MessinAmbiente, dove gli stipendi sono più regolari – il ragioniere generale del Comune, Coglitore, ha bloccato i mandati di pagamento: i 3.900.000 euro non sono stati stanziati perché ancora non sono giunti nelle casse i 40 milioni di euro regionali per salvare il Comune dal dissesto, e se prima non arriveranno Coglitore non intende firmare l’atto. Il 1.900.000 quale dodicesimo di bilancio è stato contabilizzato secondo il bilancio 2011, pari a 17milioni di euro, e non su quello 2012, pari a 21 milioni di euro. Con la delibera dell’11 gennaio scorso, il Comune erogherà, dunque, soltanto 1.416.666 euro che a quanto pare basteranno per una sola mensilità. Da considerare che l’Atm è anche sotto di due milioni e mezzo di euro di contributi previdenziali da trasferire all’Inps. Due milioni e mezzo di euro, infine, sono stati accantonati per pagare l’atto di pignoramento notificato all’azienda dalla ditta Ventura. Alligo, che ha alzato le braccia nel corso del faccia a faccia con il personale (non hanno preso parte Cgil, Cisl e Uil), ha scritto una nota oggi a Croce e al ragioniere Coglitore, in cui segnala il “grave stato di tensione e azioni impeditive dei servizi aziendali”. Alligo, che è pure segretario generale del Comune, sollecita la tempestiva liquidazione e il pagamento del saldo del contributo 2012 e l’anticipazione di un dodicesimo della mensilità in conto 2013. Ma a quanto pare, pur essendo segretario del Comune, le decisioni dei vertici sono altre. “L’azienda – prosegue Alligo – non è nelle condizioni di potere assicurare il servizio se non attraverso un intervento straordinario del Comune”. Sempre lui, al termine dell’incontro, ha affermato: “Il Comune deve prendere una decisione una volta per tutte: o paga il contributo per arrivare al pareggio di bilancio di 21 milioni di euro, oppure riduce i servizi, non è possibile continuare così. Io ho presentato più volte le dimissioni che non sono state accolte”. Gli stipendi restano sempre fermi al 50% di ottobre, anche se tra pochi giorni dovrebbe giungere 1.400.000 euro, somma che non colmerà tutti gli arretrati. Il blocco di autobus e tram potrebbe proseguire a oltranza. Al termine dell’assemblea, a bordo di un autobus, uno dei 12 non usciti questa mattina insieme a 5 tram, un gruppo di lavoratori Atm, insieme ai sindacalisti autonomi di Orsa, Ugl e Cub, si è recato al Comune a chiedere conto e ragione delle promesse mancate.
@Acaffo
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