“Che il mio padrino politico era Antonio Martino lo avevo già detto nel 2000; che sono stato massone fino al 2000 lo avevo detto anche. Perché questa speculazione su di me, proprio oggi?”. Se lo chiede il sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele, Paolo Magaudda, dopo il nostro articolo pubblicato ieri, insieme al video dei tre manifestanti del “Pinelli”. Magaudda ha chiesto di poter fare delle precisazioni. Vuole chiarire che non è stata la massoneria a collocarlo in uno dei ruoli chiave del Teatro, anno 2000, ma la Politica. Come avvenuto per tanti altri al Teatro, e in altri incarichi, e si dice stupito: “Lo avevo già dichiarato nel 2000 e nel 2005 che il mio padrino politico è Antonio Martino – precisa Magaudda – io dico da sempre la verità. Questa è una città di ipocriti perché non si dice la verità. Io l’ho detta. Guarda caso, questo video esce oggi mentre l’intervista risale a venti giorni fa. Tengo a sottolineare che la massoneria non c’entra nulla con la mia nomina a sovrintendente nel 2000. Non capisco lo stupore, lo choc”. Magaudda, dopo aver lodato quanto stanno facendo i ragazzi del “Pinelli”, non si ferma e racconta la storia della sua vita professionale, che l’ha visto, nel 1970, all’Università, nel 1980 all’Usl e anche consigliere dell’istituto Santa Cecilia a Roma: “Nessun uomo politico mi ha raccomandato allora, io ho un curriculum di tutto rispetto”. Poi, nel 1990, l’ingresso nella loggia Giordano Bruno. “E allora? – dice Magaudda – era una loggia fatta di professori universitari: c’erano Orazio Catarsini ed Emanuele Cardia. Ho chiuso con la massoneria nel 2000, ma a farmi diventare sovrintendente è stata l’indicazione politica dell’onorevole Martino. Tanti al Vittorio Emanuele sono stati indicati dalla politica. A volte bene e altre volte con risultati non buoni. Solo pochi non sono stati indicati dalla politica come Pompeo Oliva che è stato presidente e sovrintendente, Michelangelo Zurletti, Walter Manfré. Tutti gli altri hanno ricevuto la segnalazione politica. E allora? La politica ha segnalato anche persone valide, oggi passo per tutti come raccomandato e segnalato. Questo video e questo polverone su di me mi lasciano perplesso”. Ma segnalazioni, raccomandazioni di incapaci non stanno uccidendo, o hanno già ucciso, Messina? “Messina è uccisa da quelli che nascondono la verità, anche non massoni, politici e non politici, gli ipocriti, i farisei. La massoneria di cui facevo parte non parlava di politica o di distribuzione di incarichi pubblici; faceva tutto nel pieno rispetto delle leggi. Se mi chiede se ci sia della massoneria deviata, rispondo che non lo so e non credo. La verità è questa – conclude Magaudda – la massoneria con la mia nomina non c’entra”.
@Acaffo
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