Messina. Al Teatro dei 3 Mestieri in scena “Il Circo capovolto” di Andrea Lupo

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Continuano gli appuntamenti della stagione “Mi presento così” del Teatro dei 3 Mestieri di Messina. Sabato 17 febbraio, alle 21.00, andrà in scena “Il Circo capovolto” (Produzione Teatro delle Temperie in collaborazione con Teatro dell’Argine) di e con Andrea Lupo, diretto da Andrea Paolucci e liberamente tratto dal romanzo di Milena Magnani.

Lo spettacolo, in replica domenica 18 febbraio alle 19.00, in questi anni si è aggiudicato prestigiosi riconoscimenti, fra i quali: Roma Fringe Festival edizione 2017 per la migliore drammaturgia, miglior attore e premio del pubblico; Vincitore del Palio Ermo Colle 2020 (Premio del Pubblico); Vincitore del Premio Mauro Rostagno 2021 (Premio del Pubblico); premiato al Catania Off Fringe Festival 2022.

Presentazione “Il circo capovolto”: Due storie parallele ma strettamente intrecciate, quella di Branko e quella di suo nonno Nap’apò, due generazioni di rom in questa Europa in cui le etnie nomadi hanno vissuto e vivono ancora vite separate, vite “a parte”. Una generazione è finita nei campi di concentramento, la successiva nei campi rom alle periferie delle grandi città.

Un vortice in cui memoria, appartenenza, sangue si mescolano a guerra, deportazioni, tradimenti, fughe e vendette. Uno spettacolo commovente e travolgente. Favola, confessione, epopea familiare, Storia collettiva. In cui i tragici eventi raccontati acquistano una luce particolare, tramite il filtro dello sguardo curioso e incantato dei bambini e l’incombente presenza della magia dello “szerelem”; quell’amore per l’arte che dalle vene della stirpe Hrabal arriva direttamente a quelle degli spettatori, creando una connessione e un’atmosfera unica, che lascia il segno in ognuno”.

Prima dello spettacolo di sabato 17, a partire dalle 20.00, sarà inaugurata la mostra fotografica “Ombra e luci” di Diego Rotella, nell’ambito del ciclo di eventi Teatrart che hanno la direzione artistica di Dania Mondello.

Bio Diego Rotella: Il ventiseienne Diego Rotella, fotografo e film-maker nato e cresciuto nella capitale, di padre romano e mamma messinese. A tenerlo “a battesimo” nel giorno dell’inaugurazione, Carla Donato Carciotto, vedova del fotoreporter Fernando, al secolo Oskar, scomparso nell’ottobre del 2016. Era stato quest’ultimo, maestro per tanti fotografi e giornalisti della sua città, nonché amico di famiglia, a immortalare in un servizio fotografico un Diego di appena otto mesi.

Il giovane film-maker – che ha lavorato a fianco di fotografi quali Benedict Esche e Fabio Anghelone e di montatori come Marco Spoletini, vincitore, fra gli altri premi, di due David Donatello – è, per tanti aspetti, un “figlio d’arte”, anzi, un “nipote”: il nonno paterno, Annibale, sin da ragazzo ha amato ed esercitato la professione di fotografo; quello materno è Walter Manfrè, il regista teatrale originario della Città dello Stretto il cui “Teatro delle persona” è ben noto sia in Italia che all’estero.

Autodidatta, poi diplomatosi in montaggio della scena all’Accademia d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volontè”, nei suoi scatti Rotella ritrae tutta la magia presente nel quotidiano esistere, esplorando emozioni quali la gioia, la solitudine, la nostalgia all’interno della multiculturalità e riuscendo a tirarne fuori tutte le storie che si celano dietro la superficie.

Prenotazioni: 090.622505 – 349.8947473 (anche whatsapp)

Prezzo biglietto intero 13 euro

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