Inaugurata al MuME di Messina la mostra “Cuori intatti”: l’arte fotografica fa rima con prevenzione

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Sguardi commoventi e profondi di chi ha vissuto un tumore al seno ed è riuscito a combatterlo ma porta con sé quei segni indelebili, quelle cicatrici che tanto dolore hanno comportato ma al contempo significano un’incredibile forza intrisa di voglia di sconfiggere il cancro e tornare a vivere e ad essere felici: le emozioni delle pazienti messe a nudo dal maestro di fotografia Fabrizio Villa, che stamane ha inaugurato nel Museo Regionale di Messina la mostra “Cuori intatti”. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Assessorato regionale alla Salute e dall’Andos Catania (Associazione nazionale donne operate al seno) in collaborazione con l’Ospedale Cannizzaro di Catania e l’ASP Messina per parlare di prevenzione oncologica: l’arte visiva e fotografica al servizio della migliore promozione della salute, capace di trasformarsi in attività di prevenzione attraverso il costante lavoro di screening mammografici portato avanti quotidianamente dalle realtà ospedaliere siciliane.

Lo scopo è incentivare la cultura della prevenzione, che rappresenta l’unica arma per poter guarire dal cancro della mammella: solo se diagnosticato per tempo può dar vita ad un percorso terapeutico, complesso e lungo ma con esito favorevole. Come lo è stato per le pazienti protagoniste dell’esposizione che ha fatto tappa già a Catania, e ora è visitabile tutti i giorni al MuME (negli orari in cui il Museo è aperto, tutti i giorni tranne il lunedì, e anche la sera dalle 20 alle 22) fino al 29 agosto; poi andrà a Palermo.

Il toccante racconto di Charlotte, che ha dovuto affrontare diverse chemioterapie e un lungo e complicato intervento al San Vincenzo di Taormina, congelando i suoi ovuli al Cannizzaro per potere diventare mamma, ha concluso la mattinata di presentazione della mostra cui hanno preso parte il direttore MuME Orazio Micali, il direttore generale AO Cannizzaro Catania Salvatore Giuffrida, il direttore generale ASP Messina Bernardo Alagna, il direttore Dipartimento di Prevenzione ASP Messina Edda Paino. Le relazioni sono state curate da Elisa Gerbino, dirigente dell’Ufficio speciale Comunicazione dell’Assessorato regionale alla Salute, in rappresentanza della dirigente dell’USC e referente per la Medicina di genere della Regione Siciliana Daniela Segreto e da Francesca Catalano, direttore UO Senologia del Cannizzaro di Catania, che ha sottolineato la “bellezza” di superare l’imbarazzo di essere fotografate a nudo per trasmettere un messaggio così prezioso e ricco di significato: dire a tutte le donne che combattono ogni giorno contro il tumore di non arrendersi mai. A seguire gli interventi di Rosaria Cuffari, responsabile UOS Centro Gestionale Screening e di Luisa Puzzo, responsabile Breast Unit Ospedale di Taormina, la quale si è soffermata sull’importanza di essere curati in una Breast Unit, anticipando il racconto di Charlotte, la migliore testimonianza che guarire si può quando l’eccellenza sanitaria incontra il prezioso coraggio di lottare, di vivere e di dare nuova vita come nello scatto che fa da copertina all’esposizione in cui una donna da un lato ha una cicatrice al seno, dall’altra allatta un meraviglioso neonato.

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