Capo Peloro Fest 2017: il racconto di due giorni fra arte e divertimento

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Un’iniziativa a base di arte e senso di appartenenza, quella del Capo Peloro Fest, che ha appena chiuso la sua terza edizione.

Non solo giovani, ma soprattutto famiglie e tanti bambini, entusiasti di assistere alla presentazione del numero zero del nuovo fumetto messinese “Capitan Peloro“.

La meravigliosa spiaggia tra i due mari ha fatto da sfondo ad un’iniziativa no profit, che ha accolto più di 3000 persone, organizzata dalla Pro Loco Capo Peloro.

Band, musica, artisti di strada, artigiani, hanno contribuito a rendere uniche e due giornate. Un programma volto all’ampliamento dell’offerta culturale ideato da Nello Cutugno e Paolo Alibrandi, rispettivamente Presidente e Segretario della Pro Loco Capo Peloro.

Il primo giorno

A inaugurare musicalmente il Fest è stata l’associazione “Pangea”, che ha proposto il genere Reggae/Dub, con la presenza di gruppi siciliani di spicco a livello regionale e nazionale. A seguire i Rumble in The Jungle, Francesco Tizianel, i Big Mimma con la presentazione del loro nuovo album, la partecipazione del movimento catanese Weak e di uno dei fondatori del Pop-Up Sicily Market sbarcato qualche mese fa a Londra, e Paul Ursin, dj e produttore nativo di Capo Peloro,  attualmente impegnato in un tour internazionale.

Il secondo giorno

Venerdì 18, il Cinema sotto le stelle ha trasformato la spiaggia in un unico grande tappeto di spettatori, per la proiezione di “Non è un paese per giovani” di Veronesi.

La grande musica ha accompagnato anche la seconda ed ultima giornata con Raco e la sua terra, The Trip Takers, i Ka Jah City reduci dal secondo posto al Festival Bababoom, il cantautore Turè Muschio ed i QBeta, la band di maggiore rilievo di questa edizione 2017 che ha ospitato sul palco tutti i ragazzi della proloco sottolineando la valenza del loro lavoro.

Ma l’attrazione a chiusura del festival è stato Capitan Peloro, che ha raccolto all’ombra del Pilone, grandi e piccoli. È stato presentato il numero zero del nuovo fumetto messinese, l’antico mito che diventa super eroe, concepito dalla fantasia di Nello Cutugno e Lelio Bonaccorso con le sceneggiature di Barbara Buceti e disegnato dallo stesso Lelio Bonaccorso, artista messinese ormai affermato a livello internazionale.

Tirato in mille copie, ideato e prodotto dalla Pro Loco Capo Peloro. Lelio Bonaccorso, in una recente intervista, ha sottolineato la valenza culturale del fumetto e del personaggio Capitan Peloro, al fine di sensibilizzare, attraverso l’identificazione con un capitano coraggioso, alla tutela e alla conservazione di uno dei beni più preziosi di cui ci ha beneficiato Madre Natura, il Mare.

Non solo musica e divertimento

Ma il Capo Peloro Fest è stato anche arte. Paesani e turisti hanno potuto ammirare l’istallazione dell’artista messinese Nuuco (residente da oltre 10 anni tra  Londra  e Madrid), supportato  dai ragazzi di Fuori di Me: dalla raccolta dei materiali di scarto presenti in riva al nostro mare, è nata un’opera raffigurante la pesca, un modo artisticamente duro di porre l’accento sul selvaggio inquinamento di mari e litorali.  Di Nuuco anche una interessante mostra fotografica all’interno del Museo Macho, aperto gratuitamente ai visitatori nei giorni del Fest.

Coloratissima e caratteristica, la performance  dello street artist internazionale “Gonzalo”, proveniente dal Cile.

Di grande professionalità e riscontro, anche il lavoro di ricerca sul ritratto fotografico che miscela i moderni file digitali con un’antica tecnica di stampa come la Cianotipia, realizzato da Palermofoto/Acsi.

Durante i due giorni del Fest, inoltre, sono stati effettuati tour subacquei con i ragazzi di Ecosfera, tour in barca, “La rotta di Ulisse” (traversata dello Stretto tra Scilla e Cariddi), visita al Lago grande Ganzirri alla scoperta della vongola autoctona e Sup experience con i ragazzi di Winsurf Club Messina.

 

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