Foto esibizione ICP Orchestra - Instant Composers Pool

A Messina per la prima volta la ICP Orchestra: il più importante ensemble jazz europeo

Pubblicato il alle

6' min di lettura

LA ICP ORCHESTRA arriva a Messina per la prima volta. Il più importante ensemble jazz europeo della storia si esibirà oggi – giovedì 7 novembre – alle 21:00 al Teatro Vittorio Emanuele in occasione dell’apertura della rassegna musicale “Accordiacorde” per la 99ª Stagione concertistica della Filarmonica Laudamo.

A rendere l’appuntamento ancor più emozionante sarà l’incontro fra LA ICP ORCHESTRA – Instant Composers Pool e la Filarmonica Laudamo Creative Orchestra, ensemble fondato nel 2016 dal pianista Luciano Troja, composto esclusivamente da musicisti tutti originari dell’area dello Stretto di Messina.

L’evento, realizzato in collaborazione con E.A.R. Teatro di Messina e con Curva Minore (associazione per la musica contemporanea di Palermo), segna l’apertura della rassegna permanente di nuove musiche “Accordiacorde”, giunta alla sua settima edizione, e porta in riva allo Stretto di Messina l’importante ensemble jazz europeo nato ad Amsterdam.

Instant Composers Pool

La ICP ORCHESTRA fu fondata più di 50 anni fa dal pianista Misha Mengelberg, il quale coniò il termine “instant composition”, un modo di dare nuova valore all’improvvisazione musicale che, proprio perché realizzata in tempi più ristretti ma sempre con una struttura formale vera e propria, non può considerarsi da meno rispetto alla musica scritta.

Foto musicisti ICP Orchestra - Instant Composers PoolHan Bennink, William Breuker e Misha Mengelberg fondarono la ICP nel 1967.

Una parte del repertorio è stata dedicata nel tempo agli eroi pianistici di Mengelberg: Herbie Nichols, Thelonious Monk e Duke Ellington. LA ICP Orchestra si rifà sapientemente alla melodia di Ellington, alla costruzione e alla decostruzione degli accordi di Monk e alle insolite progressioni armoniche di Nichols.

L’ICP è un insieme misto: in parte jazz band, in parte orchestra da camera. Sul palco, lo spazio tra il piano – oggi suonato da Guus Janssen – e la batteria di Bennink, è occupato da un trio di archi, e di fronte a loro la sezione fiati. Come nella orchestra di Ellington e, probabilmente, ispirandosi ad essa, i caratteri dei singoli musicisti si fondono magnificamente con il materiale scritto.

Han Bennink (batteria) è co-fondatore dell’ICP, socio di lunga data di Misha Mengelberg, e uno dei batteristi più richiesti in Europa. Ha suonato e registrato con musicisti jazz come Dexter Gordon e Sonny Rollins,

Ab Baars (clarinetto, tenor sax) ha suonato con Steve Lacy e Roswell Rudd; con Butch Morris al Festival Improvisations, con George Lewis, Anthony Braxton, Cecil Taylor.

Tobia Delius (clarinetto, tenor sax) Ad Amsterdam ha sviluppato il suo stile molto personale. Dirige il suo acclamato 4tet con Han Bennink, Joe Williamson e Tristan Honsinger, da più di 20 anni .

Ernst Glerum ha studiato contrabbasso classico al Conservatorio di Amsterdam. Si è esibito con Lee Konitz, Uri Caine, Teddy Edwards, Benny Maupin, Jimmy Knepper, John Zorn, Bud Shank,  ma anche con il Trio d’archi di Amsterdam.

Thomas Heberer (cornetta, tromba) si è unito all’ICP nel 1993, si è esibito in 6 continenti e può essere ascoltato in circa 100 registrazioni. Ha ricevuto il SWR Jazz Award e il Preis der Deutschen Schallplattenkritik.

Tristan Honsinger (violoncello) nato nel New England, ha studiato al Conservatorio Peabody di Baltimora. Negli anni ’70 si trasferisce ad Amsterdam.  E’ stato membro regolare dei gruppi di Cecil Taylor.

Guus Janssen (pianoforte), la sua musica è difficile da classificare. Può essere un’improvvisazione composta o una composizione improvvisata. Come pianista e clavicembalista ha suonato in vari gruppi con musicisti da John Zorn a Gidon Kremer. Janssen insegna composizione al Royal Conservatoire a L’Aja.

Michael Moore (clarinetto, altosax) nato in California, ha studiato a Boston al New England Conservatory of Music. Lì ha lavorato con Jaki Byard, Joe Maneri, Gunther Schuller, George Russell e altri. Dopo due anni a New York, si è trasferito ad Amsterdam, dove vive dal 1984. Collabora con Dave Douglas, Fred Hersch, Benoit Delbecq., e dirige il  Michael Moore Quintet.

Mary Oliver (violino, viola) ha completato i suoi studi in California, a San Diego, dove ha conseguito il dottorato di ricerca per le sue ricerche sulla teoria e la pratica della musica improvvisata. Si è esibita in prime assolute di opere di John Cage, Chaya Czernowin, Lou Harrison, Joëlle Léandre, George E. Lewis. Insegna alla Kunst, Media e Technologie e alla Facoltà della Improv Academy olandese.

Wolter Wierbos (trombone) può essere ascoltato su oltre 100 CD e LP. Si è esibito con Henry Threadgill, The Berlin Contemporary Jazz Orchestra di Alexander von Schlippenbach, la Big Band Europea diretta da Cecil Taylor, la Mingus Big Band.

Filarmonica Laudamo Creative Orchestra

Il celebre ensemble, fondato dal pianista Luciano Troja nel 2016, è composto da musicisti legati al territorio di Messina e si è perfezionato in workshop con Fred Hersch, Richie Beirach, Marc Copland.

È stato diretto in concerto in progetti originali da Dave Burrell, Salvatore Bonafede con Roberta Giuffrida, Blaise Siwula e R.J.Iacovone, e da Karl Berger con Ingrid Sertso, i quali anche quest’anno, in aprile, dirigeranno l’ensemble nella produzione originale “Musica Poetica: Suite for Peace”.

L’orchestra dello Stretto ha anche collaborato quest’estate con l’Artchipel Orchestra di Ferdinando Faraò, vincitrice del Top Jazz nel referendum indetto dalla rivista Musica Jazz.

Prossimo concerto della Filarmonica Laudamo

Il prossimo appuntamento della 99ª Stagione concertistica della Filarmonica Laudamo è fissato per giovedì 10 novembre alle ore 18: al Palacultura Antonello si esibirà Michel Dalberto (pianoforte) su musiche di Schumann, Ravel, Beethoven.

Tutti i dettagli sul programma sono disponibili sul sito ufficiale della Filarmonica Laudamo.

(499)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.