Rosario Crocetta

Crocetta, la memoria, Rinaldi e il dentista

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Rosario CrocettaI politici dimenticano molto. Dimenticano i partiti di provenienza, dimenticano i loro provvedimenti, dimenticano le origini politiche, dimenticano quasi tutto. Ma quello che ho imparato è che dimenticano a distanza di anni, non di mesi. Non avevo ancora trovato uno che dimenticasse in poco tempo: undici mesi, per l’esattezza. Oggi anche l’ultimo tabù è stato “abbattuto”. Lo ha tolto di mezzo il governatore Rosario Crocetta, assoluto Gran Capo del Megafono.

Crocetta, che ha abituato ad annunci e rapidi dietrofront, questo non lo poteva dimenticare. Ha detto alla Festa del Megafono a Catania, terra del precedessore Raffaele Lombardo (anche lui uno che dimentica) che il Pd, lo scorso anno, aveva proposto Franco Rinaldi (il deputato regionale messinese, il cognato di Francantonio Genovese, l’intervistato di Report che disse: “I voti non si prendono sulla luna”, il più eletto alle elezioni dell’ottobre scorso) come assessore. Ma non risulta in nessun atto, in nessuna dichiarazione pubblica o privata, che il duo Genovese-Rinaldi abbia vietato al gruppo messinese di gettare per strada le 20mila tessere per la presidenza della Regione. Anzi risulta dai verbali elettorali che Crocetta a Messina è stato “baciato” non dalla fortuna ma dai due cognati parlamentari. E Crocetta lo ha dimenticato sul palco catanese quando ha detto: “Volevano propormi Rinaldi come assessore regionale, poi c’è stata l’inchiesta sulla Formazione professionale”. Delle due l’una: o Crocetta, se era informato di qualcosa, rifiutava i voti di ottobre di Rinaldi oppure no. La seconda che ho scritto sta nei dati delle elezioni siciliane 2012.

Il no all’incarico di assessore a Rinaldi era legittimo ma non con le motivazioni esposte alla Festa di Catania: ovvero che quel no era da esempio per emarginare politicamente Rinaldi. O i voti del duo Genovese-Rinaldi piacciono sempre o non piacciono mai.

Questo commento nasce sulla sedia del dentista che guarda caso si chiama Franco, come Rinaldi, e dove oggi mi sono recato dopo aver accusato forti dolori. Lui mi ha detto: “Non sono ancora stati toccati i nervi, se uso il trapano ho paura di farti male e costringerti o a toglierlo o a devitalizzarlo; invece lo otturiamo e aspettiamo, non resisterà a lungo, ma in questo momento meglio non intervenire, scrivo un promemoria per ricordarmi quello che ho fatto e ci risentiamo nelle prossime settimane”. Ma Crocetta non è un dentista. Dimentica spesso e “affonda” senza ricordare. @Acaffo

 

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