Sono trascorsi dieci giorni dalla riunione congiunta che, lo scorso 21 gennaio, ha visto riuniti a Palazzo Zanca i componenti delle Commissioni Cultura dell’Assemblea Regionale Siciliana e del Comune di Messina, alla presenza dell’Assessore Regionale a Turismo Sport e Spettacolo, Michela Stancheris. Un incontro dedicato interamente al Teatro di Messina, alla stagione in arrivo, ai problemi da risolvere. Il presidente di “Daf-Teatro dell’Esatta Fantasia”, Giuseppe Ministeri, fa il punto della situazione ed evidenzia come il tempo degli annunci sia finito ed è ora necessario passare ai fatti
«Dieci giorni fa è stato illustrato il cartellone della mini-stagione 2014 del Teatro cittadino, garantito da un non ben specificato ‘contributo straordinario’ di 250mila euro da parte dell’Assessorato Regionale di competenza. Ma le rassicurazioni — dichiara Ministeri — al momento, continuano a rientrare nella mera categoria degli annunci».
«I fatti sono questi: a un mese e mezzo dalla prima data prevista in cartellone — chiarisce Ministeri —, le compagnie interessate non hanno ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito, che sia una e-mail o una bozza di contratto. Cosa che pone notevoli problemi organizzativi e genera numerosi interrogativi».
«Ci si chiede — prosegue lo sfogo di Ministeri — come l’Assessore Stancheris — per altro non indenne dal rischio di uscita dalla Giunta regionale, visto il rimpasto in arrivo — possa mantenere la promessa fatta, soprattutto alla luce di quanto accaduto proprio negli ultimi giorni con la Finanziaria regionale, cassata per 2/3 dal Commissario di Stato, Carmelo Aronica. Si è consapevoli che, proprio a seguito di questa bocciatura, allo stato attuale ci sarebbero appena 500mila euro, complessivamente, per l’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina? Una cifra che non basterebbe a pagare 1/6 dei soli costi di gestione del Teatro cittadino».
«La situazione del Teatro Vittorio Emanuele — continua — è giunta a un punto di non ritorno. Dinnanzi a questo sostanziale stato di abbandono, diventa ancor più necessario per gli operatori culturali messinesi comprendere quale sia la linea programmatica dell’Amministrazione Comunale e della deputazione regionale nel settore cultura».
«Al di là delle manifestazioni estemporanee, come le annunciate tre notti della Cultura o le diverse e continue assemblee partecipative; al di là della richiesta di contributi gratuiti (a intermittenza) a chi fa cultura in maniera professionale e, di conseguenza, ne vive; cosa ha da proporre alla città l’Assessore Tonino Perna? Cosa si sta facendo sul piano della programmazione per accedere ai fondi europei, nazionali e regionali? Forse — conclude Ministeri — è arrivato il momento di passare dal piano della partecipazione a quello della decisione, e dal piano degli annunci a quello degli atti amministrativi».
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