Verificare lo stato della Cripta del Duomo di Messina e valutare l’entità degli interventi necessari per restituirla ai cittadini: è stato questo l’obiettivo del sopralluogo fatto stamattina dall’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Alberto Samonà, insieme alla Soprintendente Mirella Vinci. «Il collega Marco Falcone – ha precisato l’esponente della Giunta Musumeci – ha garantito la disponibilità ad intervenire economicamente per finanziare i lavori di messa in sicurezza».
Sembra aprirsi uno spiraglio per il recupero della Cripta del Duomo di Messina, da anni chiusa a cittadini e turisti. Stamattina l’assessore Samonà si è recato sul posto insieme alla Soprintendente dei Beni Culturali e ambientali, Mirella Vinci e all’arcivescovo di Messina S.E. Mons. Giovanni Accolla. Presente anche Pippo Trimarchi, promotore del Comitato per l’inserimento della Cripta del Duomo tra i Luoghi del Cuore FAI.
«Sono qui – ha spiegato l’assessore Alberto Samonà – per verificare personalmente lo stato della Cripta, mosso dalle tante sollecitazioni ricevute da parte della comunità messinese per la quale la chiusura della preziosa Cripta rappresenta una dolorosa ferita. Ho già chiesto alla Soprintendente Mirella Vinci di verificare, attraverso i tecnici, lo stato dei luoghi e valutare il tipo di interventi necessari. Nelle scorse ore ho, inoltre, incontrato il collega Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture, che ha garantito la disponibilità ad intervenire economicamente per finanziare i lavori di messa in sicurezza della Cripta, in modo da bloccarne il degrado e renderla fruibile: un segnale importante di piena sinergia fra i nostri due assessorati e di attenzione da parte del Governo regionale, perché la Cripta del Duomo rappresenta, per la sua storia e per la sua bellezza, un luogo importantissimo che va restituito a tutti».
Gli interventi necessari per riaprire la Cripta del Duomo di Messina
Da parte sua, la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina ha eseguito indagini specifiche per valutare quali interventi siano necessari per il recupero della Cripta del Duomo e quale sarebbe la loro portata. Nello specifico, si tratterebbe di lavori di messa in sicurezza dell’impianto, che risulta per lo più compromesso da infiltrazioni d’acqua provenienti dalle fondazioni che, per capillarità, hanno deteriorato i ricchi stucchi del Seicento e le pitture. Ulteriori interventi riguarderebbero anche il recupero funzionale dei locali e la creazione di un sistema di accesso con camminamenti e pedane adatte anche a un pubblico con difficoltà motorie. Interventi significativi vanno, inoltre effettuati a salvaguardia e per il ripristino degli stucchi e dei dipinti nonché della pavimentazione.
A commentare, la Soprintendente Miralla Vinci: «La Cripta del Duomo – sottolinea – rappresenta un elemento fortemente identitario per la comunità messinese in quanto costituisce l’unica sopravvivenza dell’edificio medievale ancora leggibile nel suo assetto originario; questo nonostante le trasformazioni subite dall’impianto tra il XIV e il XVII secolo, quando la Cripta fu assegnata alla Congregazione degli Schiavi della Madonna della Lettera che vi fece realizzare il ricco apparato di stucchi con motivi floreali e, successivamente, con gli interventi che si resero necessari a seguito del terremoto del 1908 e dei rifacimenti post-bellici. Il progetto che abbiamo elaborato, inoltre prevede la ricollocazione del pavimento originario del ‘600».
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