Alla Sala Laudamo è andato in scena “L’assunzione” scritto e diretto da Laura Giacobbe, con Mario Incudine (per la prima volta nelle vesti di attore “puro”), Antonio Alveario, Paolo Molonia e Francesco Natoli.
Protagonisti sulla scena: un tubo rotto, un professore (Antonio Alveario) che ”a tavolino” impartisce i modi del “politicamente corretto” e un giovane disoccupato, Mario (Mario Incudine), alle prese con le necessità della sopravvivenza quotidiana, costretto a fare i conti con l’ambiguità dell’esistenza, fra regola e sovversione.
Lo spettacolo ha inizio con un insopportabile ritmo lento e con le straordinarie immagini di Alessandro Gheza. Il pubblico è inizialmente accompagnato dentro la bolla rarefatta del pomeriggio di ferragosto, complice il caldo torrido e lo scirocco, quando parole dure e sferzanti, proclami, denunce, invocazioni, voci (una è di Nino Frassica) arrivano alle orecchie soffuse ed ovattate. Ma, mentre fuori dalla scena fervono i preparativi per la grande festa popolare, il “pretesto antropologico della monumentale processione della Vara”, dove “giusto e sbagliato corrono insieme”, sul palco incalza un ritmo serrato ed esilarante che, come nella migliore tradizione eduardiana, svela terribili contraddizioni e le incertezze dei tempi che viviamo.
L’epilogo, un colpo di teatro che sorprende soprattutto il pubblico messinese, è depurato fino all’osso di ogni intento pedagogico e didascalico. Vittima e carnefice sono una sola entità, quando – come suggeriscono le note di regia di Laura Giacobbe – la scelta irreversibile, senza sfumature, è “far torto o patirlo”.
L’Assunzione andrà in scena anche oggi,domenica 29 novembre, alle 17,30 alla sala Laudamo Messina.
La voce dell’Arcivescovo è di Nino Frassica
Scene di Mariella Bellantone
Musiche Originali di Mario Incudine
Disegno Luci: Stefano Barbagallo
Video di Alessandro Gheza
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