“La Biennale dello Stretto”, al via dal 30 settembre: il programma

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È ufficiale, dal 30 settembre arriva “La Biennale dello Stretto“; lo scorso 16 settembre, infatti, è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Sindaco della Città Metropolitana di Messina Federico Basile e il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, il Presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Reggio Calabria Ilario Tassone e il Presidente della società benefit 500×100 Alfonso Femia. Di una Biennale dello Stretto se ne parla già da quattro anni con “Mediterranei Invisibili“, progetto di ricerca, sviluppato dall’architetto Alfonso Femia, che ha coinvolto un team di architetti, giornalisti, artisti e fotografi per esplorare luoghi e aspetti più invisibili (appunto) del Mediterraneo.

«Questa prima edizione de “La Biennale dello Stretto” – ha detto Alfonso Femia – è un momento di confronto che esprime finalità destinate a evolversi, contaminarsi positivamente con le professionalità interpellate e le esperienze indagate, fino a diventare un importante progetto di crescita e sviluppo per il Mediterraneo internazionale, inteso come piattaforma culturale e produttiva, attraverso l’attivazione di gruppi di studio, vero e proprio laboratorio permanente con ricaduta positiva sull’indotto culturale
pubblico e privato».

«La crescente centralità che il Mediterraneo sta assumendo, – aggiunge la curatrice Francesca Moraci, architetto, professore ordinario di Urbanistica all’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria – particolarmente per lo sviluppo delle tre rive africana, asiatica ed europea, nello scenario internazionale, definisce lo Stretto come ”brand” politico ed economico, elemento geografico di equilibrio, magnete e insieme antenna che riverbera, attraverso la cultura, non solo il suo passato, la storia, l’architettura e l’arte, ma anche e soprattutto la straordinaria capacità di innovazione tecnologica e scientifica».

La Biennale dello Stretto 2022

Si parte venerdì 30 settembre da Campo Calabro, al Forte Batteria Siacci con “Le Tre Linee d’Acqua”, in cui i curatori Alfonso Femia e Francesca Moraci racconteranno “La Biennale dello Stretto”, poi ci sposteremo a Messina, tra il Museo Regionale e la Fondazione Horcynus Orca.

Tutti i contributi sia per quanto riguarda i progetti e le opere, sia per quanto riguarda i temi dei talk rientrano in cinque filoni-guida:

  • Le tre linee d’acqua: venerdì 30 settembre
  • Città e territorio: sabato 1 ottobre
  • Architettura e progetto: domenica 2 ottobre
  • Responsabilità e generosità: lunedì 3 ottobre
  • Altri Futuri: martedì 4 ottobre

Il progetto de “La Biennale dello Stretto” si sviluppa in tre dimensioni:

  • La mostra, allestita a Campo Calabro, in Forte Batteria Siacci, esito della raccolta di contributi attivati attraverso la Call to Action internazionale e la Challenge to Action rivolta ad architetti, designer, artisti e creativi under 35;
  • una sezione indoor e outdoor che accoglierà realizzazioni artistiche;
  • cinque giornate di dibattito dal 30 settembre al 4 ottobre, due giornate 10 e 11 novembre. Due giornate 14 e 15 dicembre con personaggi autorevoli del mondo della cultura, dell’architettura e dell’arte, della politica, della scienza e della tecnologia, con l’obiettivo di avviare una relazione permanente tra le città del Mediterraneo in un’ottica di scambio e inclusione degli eventi culturali.

A questo link tutto il programma.

(Foto di ©S.Anzini, Mediterranei Invisibili 2019)

 

 

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