Un programma ricco quello della settimana dall’8 al 12 agosto del Cortile Teatro Festival di Messina, ideato da Roberto Zorn Bonaventura e Giuseppe Giamboi. C’è una prima assoluta (“Vivere!) e una prima regionale (“Semper Fidelis”), il tutto condito da uno spettacolo medievale (“La pupara”) che completerà il cartellone venerdì 12.
Alle 21:30 di oggi, lunedì 8 agosto, presso l’area Iris toccherà a “Vivere!“, co-prodotto da Bam Teatro e Nutrimenti Terrestri, con Anna Piscopo e scritto insieme a Lamberto Carrozzi. Di seguito la storia, che affronta il tema dell’accumulo degli oggetti in casa: «Chiusa in casa, Calimba Di Luna è in panico: la tensione è alle stelle mentre si prepara a ricevere Papi, un boss del Cartello conosciuto in chat che potrebbe riscattarla per sempre da un passato di abbandoni. Questo appuntamento sarà l’inizio di una nuova vita, un mix di emozioni troppo esplosive per una che, come lei, vive da anni segregata in casa, accumulando oggetti. Desiderio e paura fanno a pugni, mentre il condominio e la Asl la vogliono fuori dall’appartamento maleodorante. “Vivere!” racconta con sarcasmo e comicità il disturbo dell’accumulo, scavando nella psicosi di una donna che si è “sepolta viva” in una casa piena di oggetti per non sentire il gelo della sua solitudine. Questa patologia, sempre più diffusa nel contemporaneo – basti pensare al successo del docu- reality tv “Sepolti in casa” (Hoarding: BuriedAlive) – è il pretesto per interrogarsi sull’isolamento che sempre più persone sentono di vivere, anche quando non sono apparentemente sole».
Giovedì 11 sarà poi il turno di “Semper Fidelis” (produzione Compagnia Teatro del Carro), portato in scena per la prima volta in Sicilia da Saverio Tavano, che ne è l’autore. Sul palco i messinesi Margherita Smedile e Vincenzo Tripodo con il calabrese Francesco Galelli.
«In un paese qualsiasi – spiega Tavano – in una città qualsiasi una famiglia qualsiasi vive in una casa con vista mare. Un padre, una madre, un figlio, qualsiasi. Come voyeur siamo testimoni del vissuto personale di una famiglia che affronta il momento più importante della sua esistenza: si regolano i conti con il passato e la memoria, come in un vaso di Pandora, libera i fantasmi che fino a quel momento erano rimasti nascosti. Come accade nelle migliori famiglie, c’è sempre un elemento oscuro che con ipocrita omertà rimane indiscusso.
«Abbiamo analizzato – prosegue – le dinamiche psicologiche che pongono l’uomo nella condizione di elemento “sacrificante” nella posizione quindi auto indotta di “agnello sacrificale” e la posizione del suo torturatore, di aguzzino. Esiste una relazione tra i due elementi che fonda le proprie origini nell’antichità, dalla ritualità umana. Secondo vari teorici, questo comportamento si radicalizza negli anni di attività e carriera, ove, avendo a che fare con elementi disagiati e deviati, forzatura della legge, casi di violenza e omicidio molto sensibili, la mente degli addetti all’ordine subisce una regressione assumendo posizioni di carattere autoritario e repressivo giustificate come unico mezzo di mantenimento della legge».
Sarà “La pupara” dei trovatori di Castelbuono a chiudere la settimana. Lo spettacolo medievale scritto, diretto e interpretato da Giuseppe Vignieri, racconta la storia di un sindaco e di un assessore che, spinti da un forte senso civico, sfideranno coraggiosamente la Pupara, la quale da molto tempo, attraverso i suoi pupi, minaccia il castello del paese di Ypsigro. L’appuntamento sarà venerdì 12 agosto alle ore 18:30 alla Tenuta Rasocolmo.
Il Cortile Teatro Festival è organizzato dal Castello di Sancio Panza con la collaborazione di Umberto Parlagreco, Francesco Reitano, del ristorante ‘A Cucchiara, di Nutrimenti Terrestri, della Multisala Iris, del Lido Horcynus Orca, della Tenuta Rasocolmo e con il sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, e di Caronte- Tourist. Il Festival aderisce ad Arcipelago, la rete di Festival Siciliani. Per info e prenotazioni contattare il numero di cellulare 3487967879.
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