Alessio Boni a Messina per “Don Chisciotte”: lo spettacolo è al Teatro Vittorio Emanuele

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Alessio Boni è a Messina per vestire i panni di “Don Chisciotte” in questo adattamento di Francesco Nicolini, liberamente ispirato al romanzo di Cervantes; lo spettacolo andrà in scena il 25 e il 26 febbraio al Teatro Vittorio Emanuele. Insieme ad Alessio Boni anche Serra Yilmaz che interpreta Sancho Panza.

«E io dico che Don Chisciotte e Sancho – scrive Miguel de Unamuno in “Vita di Don Chisciotte e Sancho” del 1905 – vennero al mondo affinché Cervantes potesse narrare la loro storia e io spiegarla e commentarla, o meglio, affinché Cervantes la raccontasse e la spiegasse e io la commentassi. Può raccontare, spiegare e commentare la tua vita, mio caro Don Chisciotte, soltanto chi è stato contagiato dalla tua stessa follia di non morire.

Allora, intercedi in mio favore, o mio signore e padrone, affinché la tua Dulcinea del Toboso, ormai disincantata dalle frustate di Sancho, mi conduca mano nella mano all’immortalità del nome e della fama. E se la vita è sogno, lasciami sognare per sempre!»

Che c’è a Teatro

Prosegue la stagione di prosa del Teatro Vittorio Emanuele, dopo un classico della commedia italiana, arriva un classico della letteratura con Alessio Boni che fa tappa a Messina con “Don Chischiotte”. A firmare la drammaturgia lo stesso Alessio Boni con Roberto Aldorasi, Marcello Prayer e Francesco Niccolini. Una produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo.

«Don Chisciotte – dice Alessio Boni – combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale. È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete – avvalendosi del sogno, della fantasia, dell’immaginazione – sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte». Lo spettacolo è in programma venerdì 25 e sabato 26 febbraio alle 21:00.

Per i biglietti qui.

 

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