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Al via la 5ª edizione del Festival Belliniano. Inaugura Eleonora Abbagnato

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abbagnato 2Quinta edizione per il Festival Belliniano, rifondato a Catania nel 2009 da Enrico Castiglione insieme al Comune di Catania, alla Provincia di Catania e al Teatro Massimo Bellini, e da allora tenutosi ogni anno sempre con grande partecipazione di pubblico e rinnovato successo. Il cartellone, che si svolgerà dal 22 agosto al 3 novembre, sarà incentrato sulla dimensione e la vasta risonanza europea che hanno accompagnato la parabola umana ed artistica del compositore etneo, che con il debutto parigino dei “Puritani” conobbe nel 1835 la piena consacrazione. La manifestazione, rivolta ad un pubblico internazionale, si snoderà come di consueto tra Taormina e Catania.

Si parte il 22 agosto proprio dal Teatro Antico di Taormina con un evento particolarmente atteso, che riporta la grande danza al centro del Festival Belliniano, così come avvenne per la prima edizione con il balletto Le Baccanti di Misha va Hoecke. L’edizione odierna vedrà infatti protagonista Eleonora Abbagnato e le stelle dell’Opéra di Parigi, proprio la città “adottiva” per eccellenza di Bellini. Celebrare la grande danza con una delle protagoniste più in vista dei nostri giorni, Eleonora Abbagnato, e attraverso una delle istituzioni più prestigiose, l’Opéra di Parigi, è il tema di questa serata di gala nel segno di Bellini, il cui nome e la cui arte sono legati alla capitale francese più di qualsiasi altra città.

Saranno poi rinomate star della lirica ad animare il “Bellini Verdi Wagner Opera Gala” (7 settembre, Teatro Antico di Taormina, alle 21.30), ideato da Enrico Castiglione per rendere omaggio a tre geni assoluti della lirica e della musica: Bellini, anello di congiunzione tra il melodramma romantico italiano e quello tedesco, e naturalmente Verdi e Wagner, giganti del teatro musicale, dei quali si celebra quest’anno il bicentenario della nascita. Proprio Wagner amava sottolineare che era solito comporre tenendo lo spartito di Norma sul pianoforte.

Appena due giorni dopo (9 settembre, alle 21.30, sempre al Teatro Antico) il Bellini Festival presenta in esclusiva un altro concerto-evento per il Festival Belliniano con il grande violinista Shlomo Mintz, direttore d’orchestra Cem Mansur. Dopo il recital di Uto Ughi presentato con straordinario successo lo scorso anno al Teatro Romano di Catania, è molto attesa l’esibizione del celebre violinista israeliano, considerato uno dei maggiori virtuosi al mondo, impegnato nel Concerto per violino ed orchestra in re magg. op. 61 di Ludwig van Beethoven, proseguendo così la programmazione che Enrico Castiglione ha iniziato a Taormina proprio sotto il segno di Beethoven, grazie alla storica integrale delle Nove Sinfonie dirette da Lorin Maazel. Anche il programma di questa serata offrirà musiche di Verdi, Bellini e Wagner, sviluppando le tematiche e le affinità prima accennate.

Finalità artistiche, culturali e musicologiche confluiscono infatti con pari rigore nel Festival Belliniano, rinato a Catania con vivo successo nel 2009 grazie alla produzione esclusiva del Festival Euro Mediterraneo, il Comune di Catania, la Provincia di Catania e il Teatro Massimo Bellini di Catania. Fondato e diretto da Enrico Castiglione, il Festival si è subito imposto a livello mondiale con grande impatto mediatico.

Dopo gli eventi programmati al Teatro Antico di Taormina, l’edizione 2013 proseguirà con un ricco calendario di concerti a Catania, città natale di Bellini, con concerti e manifestazioni che si protrarranno per tutto il mese di settembre, fino alla data del 23, anniversario della morte dell’autore di Norma, celebrazioni aperte al mattino con la Messa presieduta dall’Arcivescovo di Catania, Mons. Gristina. Ed anche quest’anno ci sarà la prestigiosa partnership con Parigi e la cittadina di Puteaux, dove Bellini morì nel 1835, e si rinnoveranno i festeggiamenti, nuovamente al Duomo di Catania, del 3 Novembre, giorno della sua nascita, con un grande Concerto trasmesso dalla RAI e dalle principali reti televisive internazionali.

L’attesa adesso è per la serata inaugurale del 22 Agosto, che aprirà a Taormina due mesi e mezzo di programmazione con protagonista assoluta la palermitana Eleonora Abbagnato, oggi più che mai stella brillantissima dopo la sua recente nomina ad étoile dell’Opéra. L’artista si attornia di alcuni danzatori di bravura e talento straordinari per dar vita alla serata “Eleonora Abbagnato e le Stelle dell’Opéra di Parigi”. Un gala all’insegna della grande danza che avrà come protagonisti la Abbagnato insieme alle étoile Nicolas Le Riche, Clairemarie Osta, Benjamin Pech.

Ballerino dal temperamento forte e al contempo raffinato, Nicolas Le Riche è partner di Eleonora Abbagnato in “Carmen” di Roland Petit. Il balletto di questo maestro dello stile francese è emblematico del successo di Eleonora Abbagnato per due motivi: Petit è stato il suo “scopritore”, colui che ha notato la ballerina quando era ancora bambina, dandole il ruolo della giovane Aurora nella sua “Bella addormentata” e l’ha portata negli anni alla fama che oggi ha conquistato anche attraverso i suoi balletti; inoltre è proprio dopo aver ballato “Carmen” che Eleonora Abbagnato è stata proclamata étoile per acclamazione, come è usanza del teatro francese.

Nicolas Le Riche, in veste di coreografo, presenta inoltre “Odyssee”, su musica di Arvo Part. In programma spicca un altro lavoro di Roland Petit, “Rendez vous”, dai toni sensuali, ironici e dark nel finale a sorpresa. Ancora, “La Dama delle camelie”, balletto di John Neumeier sulla musica di Chopin, ispirato all’omonimo romanzo di Alexandre Dumas figlio. Benjamin Pech è anche il coreografo, insieme alla stessa Abbagnato, di “Stabat Mater”, un balletto drammatico che traduce in danza il tema della crocefissione. Inoltre, creato dall’étoile dell’Opéra Kader Belarbi, “Entre d’eux” è una coreografia contemporanea su musica di Gabriel Fauré. Arricchiscono la serata alcuni dei più famosi brani del repertorio, come Il lago dei cigni e Don Chisciotte, che mettono in luce lo stile inconfondibile, raffinato, brillante e basato sulla tecnica impeccabile e audace dei ballerini dell’Opéra di Parigi.

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