Per l’ottavo appuntamento di Atto Unico. Scene di Vita, Vite di Scena, il ClandegliAttori Gmc presenta D.U.E., uno spettacolo che verrà presentato al pubblico per la prima volta oggi al Teatro Savio di Messina.
di Giovanni Maria Currò, da un’idea di Giovanni Maria Currò e Mauro Failla
regia Roberto Bonaventura
con Giovanni Maria Currò e Mauro Failla
disegno luci e collaborazione alla regia Stefano Barbagallo
scene e costumi Francesca Cannavò
assistente alla regia Vittoria Micalizzi
realizzazione scene Franco Currò
produzione Clan degli Attori in collaborazione con Il Castello di Sancio Panza
In un non precisato tempo di una non precisata povertà, due uomini trovano un tetto sotto cui vivere.
Questo tetto diventa il loro rifugio, la loro forza ma anche la loro immensa debolezza.
“Uno” vuole partire, vuole andare, vuole tentare, non vuole restare chiuso in quel luogo che potrebbe incatenarlo per la vita, al nulla. Ha un sogno: cantare la lirica, essere un tenore. Ma non riesce a far niente senza “Due”.
“Due” invece vuole restare, si sente al sicuro in quel rifugio e lo difende da ogni tentativo di intrusione esterna. E come un novello Dott. Frankenstein è ossessionato dall’idea di riportare in vita una “cosa morta”: le lampadine fulminate. Ne conserva centinaia dentro una vecchia cassapanca che è il suo forziere, il suo tesoro, la sua unica possibilità per salvare il mondo.
I “Due” si amano e si proteggono, giocano e si scontrano, ridono e piangono. Il loro è un cuore unico che batte ma che, inevitabilmente, viene lacerato quotidianamente da un tempo che sembra non passare mai: le lancette dell’orologio infatti, sono ferme, immobili e congelate. A mezzanotte e tre quarti.
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