A Messina una sede del Museo MAXXI, Basile: «Opportunità di crescita»

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Il Sindaco di Messina Federico Basile e il presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli hanno siglato l’atto integrativo per la realizzazione di una sede distaccata del Museo MAXXI, destinata a Polo della creatività contemporanea nel Mediterraneo.

«Una firma – ha detto Basile –, che conclude il percorso avviato un anno fa e che oggi grazie ad una proficua sinergia di intenti inizia a definirsi attraverso questo atto aggiuntivo per dare concretezza a una visione unica di sviluppo e opportunità̀̀ di crescita per il nostro territorio». Il MAXXI Messina sorgerà nell’edificio di archeologia industriale denominato Torri Morandi di proprietà del Comune, acquistato nel 2021 dall’ex sindaco Cateno De Luca.

Una sede del MAXXI a Messina

Secondo l’accordo, il Comune di Messina cederà le Torri Morandi in comodato gratuito alla Fondazione MAXXI per un periodo non inferiore ad anni quindici. La cessione dell’immobile avverrà attraverso un procedimento amministrativo dedicato, che il Comune si impegna fin d’ora ad avviare; mentre la Fondazione MAXXI si farà carico dello studio preliminare per la definizione di un progetto di musealizzazione degli spazi conferiti.

«Collaborazione questa – ha aggiunto il sindaco di Messina – capace di creare sinergie importanti nel contesto nazionale e internazionale. La scelta di Messina come sede di un simile polo museale ribadisce il ruolo strategico della città dello Stretto vista non soltanto nel contesto dell’area mediterranea, ma testimonia la medesima programmazione strategica di questa Amministrazione, in continuità con il percorso già avviato dall’amministrazione De Luca, di procedere con azioni volte a rappresentare importanti investimenti.

Nella fattispecie, si tratta di una operazione che rientra nell’ambito degli interventi di rigenerazione urbana finalizzata a trasformare il volto della Città e della sua estesa provincia in una visione di lungo termine, attraverso la nascita di un centro di ricerca e di formazione per le nuove professionalità nel settore della cultura per restituire a Messina il ruolo di baricentro del Mediterraneo».

«La firma di oggi – ha detto il presidente della Fondazione MAXXI, Alessandro Giuli – è la dimostrazione di quanto ci crediamo rispetto a tanti di quei protocolli generici dei quali il mondo è pieno. Oggi, a differenza dei tanti accordi generici, possiamo dire sin da ora che grazie a questo addendum possiamo comporre un puzzle giorno per giorno in un’ottica temporale e possiamo interloquire a livello europeo per ottenere finanziamenti nonché sederci ad un tavolo con una platea anche di soggetti privati con un progetto più completo, che ha un suo peso e una sua prospettiva. Ringrazio Messina e l’invito che l’Amministrazione comunale ha rivolto al MAXXI, nell’ottica della volontà del Museo nazionale delle arti del XXI secolo di irradiare la propria azione a livello internazionale. Per questa ragione non potevamo non essere qui, perché il MAXXI del Mediterraneo – ha concluso Giuli – non può non nascere proprio a Messina, capitale naturale del Mediterraneo».

Il MAXXI Messina sarà dedicato alla scena artistica contemporanea del Mediterraneo, al suo patrimonio identitario e alle sue culture; con l’obiettivo di facilitare il dialogo interculturale tra Europa, Maghreb e Medio Oriente attraverso il linguaggio universale dell’arte.

 

 

 

 

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