Oggi, nel corso nell’udienza relativa al processo “Corsi d’orso” la procura di Messina ha aggiunto un nuovo reato a carico dell’imputato Franco Rinaldi.
Il deputato regionale, cognato di Francantonio Genovese, al quale sino ad oggi veniva contestato reato minore e per cui era crollata l’accusa iniziale di peculato, è imputato ora per associazione a delinquere.
Da qui la replica dell’onorevole che scrive:
“La nuova imputazione che la pubblica accusa ha chiesto di contestarmi nel corso dell’udienza di oggi, mi lascia esterrefatto, e quello che più mi meraviglia è la tempistica con cui ciò è avvenuto. Se non vi è un accanimento, poco ci manca. Ciò che è successo appare una evidente forzatura, non essendo emerso nulla di nuovo rispetto a quanto formava oggetto degli elementi valutati nel corso delle indagini, non essendo stato richiesto il mio rinvio a giudizio, ci si deve domandare come mai solo ora, senza nuovi elementi, si sia voluto colpire la mia persona con un sospetto cosi infamante. Per quanto mi riguarda continuo a professare la mia innocenza essendo fermamente convinto che verrà il giorno in cui il famoso giudice di Berlino la riconoscerà”.
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