Processo Corsi d’oro, quello sulla Formazione, altra udienza, altro colpo di scena. La Procura, in aula rappresentata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, non demorde e lancia l’accusa di associazione a delinquere nei confronti di Franco Rinaldi, deputato regionale, cognato di Francantonio Genovese, al quale sino ad oggi veniva contestato reato minore ed era crollata l’accusa iniziale di peculato.
Il suo difensore, avvocato Nino Favazzo, che ha già preannunciato il ricorso ai termini a difesa, ha dichiarato: “La odierna contestazione per il reato associativo nei confronti dell’onorevole Rinaldi, preoccupa solo per la immaginabile aggressività mediatica che ne seguirà. Per il resto, la stessa non si giustifica, non essendo emerso, nel corso del processo e dell’esame del teste Anzalone ( il capo della Squadra Mobile ndr), alcun nuovo elemento che possa legittimare la nuova contestazione, per una ipotesi di reato, quello associativo appunto, che presenta confini talmente sfumati, da giungere solo a confondere, sovrapponendoli impropriamente, rapporti e profili parentali e politici con presunte attività illecite.”
Patrizia Vita
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