Cemento impoverito per ampliamento moli? Inchiesta della Procura: 6 indagati

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A seguito di un esposto giunto in Procura, qualche tempo fa, per accertate le modalità di realizzazione dell’ampliamento delle banchine dei moli Vespri e Colapesce, è stata aperta un’inchiesta dal procuratore aggiunto Vincenzo Barbaro. Lo rivela Nuccio Anselmo su Gazzetta del Sud.

Le banchine allargate, pensate per accogliere le navi da crociera, sono state inaugurate nel 2010. I lavori di allineamento dei due moli, costati 15 milioni di euro, e realizzati dall’Ati non convincono, secondo quanto segnalato dall’esposto. Esposto nel quale – si legge nell’articolo di Gazzetta – «sarebbe stato adoperato in alcuni casi cemento “impoverito”».

Se quanto segnalato fosse vero, metterebbe a rischio la sicurezza dell’importante struttura cittadina.

In ogni caso, ad accertare quanto denunciato sarà l’inchiesta, anche in base ai risultati dei carotaggi che sono stati effettuati per stabilire la verità dei fatti.

Al momento, nel registro degli indagati figurano sei persone interessate nei lavori di realizzazione dell’opera. Truffa e frode in pubbliche forniture e falso le ipotesi di reato a loro carico.

Il quotidiano cittadino riporta anche i nomi degli indagati: Danilo La Piana, direttore tecnico della Tecnis Spa di Catania; Daniele Naty, responsabile dell’impresa subappaltante “Naty”; Antonio Giannetto e Vincenzo Silvestro succedutisi come titolari di ditte fornitrici di calcestruzzo; l’architetto Francesco Bosurgi e l’ingegner Fabio Arena, funzionari del Genio Civile Opere Marittime e supervisori dei lavori.

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