Una condanna a 5 mesi per omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio, pena sospesa, è stata inflitta all’ex amministratore delegato dell’Ato 3 di Messina, Antonio Ruggeri. La vicenda che ha portato alla condanna di Ruggeri è quella relativa alla “sfolgorante” carriera di una dipendente della Società d’ambito, Giovanna Restuccia, assunta come impiegata di 3° livello nel settore tecnico amministrativo e arrivata in pochissimo tempo all’8°.
I fatti risalgono periodo tra il 2008 e il 2010, periodo in cui Restuccia avrebbe scalato rapidamente posizioni e, da semplice dipendente, in soli due anni avrebbe assunto funzioni dirigenziali.
La storia venne alla luce a seguito della denuncia di due ex consiglieri comunali, Nello Pergolizzi e Giuseppe Melazzo, e di un sindacalista, Mariano Massaro, dell’OrSa. Furono loro a segnalare la stranezza della carriera lampo di Giovanna Restuccia.
Ieri, i giudici della seconda sezione del Tribunale hanno condannato Ruggeri a 5 mesi. Il Pm Annalisa Arena aveva chiesto la condanna a 1 anno e 8 mesi.
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Viene sempre condannato ma non si fa neppure un giorno in carcere, lo si vede camminare per le strade senza vergogna. Uomo al soldo di Buzzanca.