Le fiamme sviluppatesi all’interno della Raffineria nell’area serbatoi, che hanno interessato in particolare il serbatoio n. 513, sono state definitivamente spente. Hanno continuato a essere alimentate dalla benzina che si trovava all’interno della grande cisterna anche durante parte della mattinata. Sul posto i Vigili del fuoco di Milazzo e di Messina e il personale della squadra antincendio della Ram hanno valutato costantemente l’evolversi della situazione. Anche la nube di fumo nero, ben visibile fino a poco tempo fa nella fascia Tirrenica, ha cominciato a diradarsi.
L’ospedale di Milazzo, immediatamente allertato della situazione di pericolo, non segnala al Coc del Comune alcun ricovero o prestazione di pronto soccorso ai cittadini.
I tecnici sul posto avevano fatto sapere che l’incendio avrebbe potuto proseguire anche per l’intera mattinata, fino a esaurimento del carburante presente nel serbatoio. Le fiamma ora sono spente e si apre il capitolo riguardante i danni materiali subìti.
Il sindaco Carmelo Pino ha allertato l’Arpa richiedendo l’immediato intervento a Milazzo al fine di verificare la situazione legata ai fumi sprigionatisi dall’incendio in Raffineria. Inoltre, verificato che nel corso della notte molte famiglie di Milazzo e dell’intero hinterland della Valle del Mela hanno trascorso parecchie ore fuori casa, al fine di consentire un rientro all’interno delle abitazioni e per evitare ingorghi stradali e altri disagi, ha disposto la chiusura delle scuole cittadine di ogni ordine e grado.
Intanto, il sostituto procuratore di Milazzo, Francesco Massara, ha aperto un fascicolo contro ignoti, disponendo il sequestro dell’area interessata dall’incendio. Saranno i Carabinieri a portare avanti le indagini.
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