L’attesa cresce, gli animi si caricano in vista della protesta che sabato prossimo farà di messinesi, calabresi e siciliani in genere, un sol popolo. In ballo c’è la difesa del sacrosanto diritto alla continuità territoriale. Gli appelli rivolti in direzione della salvaguardia e le adesioni alla manifestazione sono giunte e continuano ad arrivare un po’ da tutte le parti. Forze sindacali, sociali, politiche, Comitati, associazioni, sindaci confermano la loro partecipazione.
E a due giorni dal corteo pubblico, «in difesa – si legge sulla pagina facebook dell’evento – del trasporto sullo Stretto, dei treni, delle navi, dei posti di lavoro e della dignità dell’intera Sicilia», che partirà, alle 9.00, da Piazza unione Europea per spostarsi fino alla Stazione Marittima, è grande l’entusiasmo per la discesa in campo del sindaco Renato Accorinti. Il Primo cittadino, con una nota di diverse ore fa, si è ufficialmente unito alla “battaglia delle due sponde” in difesa di un sistema di attraversamento che deve necessariamente essere garantito.
Indossato lo spirito che ha mosso le sue campagne e i suoi trascorsi, Accorinti si è schierato a favore di una tematica – non è un mistero – che, sin dai primi passi in qualità di Primo cittadino, ha fatto parte della sua agenda politica; questo il suo appello alla coesione: «Tutti insieme, per l’area dello Stretto, per la Sicilia e per la nostra gente».
«Chiediamo che “Ferrovie dello Stato” – si legge ancora sulla pagina facebook della protesta – revochi da subito la decisione di sopprimere, a partire dal prossimo giugno, treni e navi impiegati per l’attraversamento dello Stretto, assicurando una continuità territoriale effettiva tra la Sicilia e l’Italia continentale, non mettendo a rischio i posti di lavoro, rafforzando il sistema di trasporto tra le due sponde. Il trasporto ferroviario sia rilanciato, diventi perno e volano degli scambi commerciali e vettore reale per il rilancio del Turismo siciliano».
Un allarme smantellamento che Fs, nei giorni scorsi, ha ridimensionato. Quasi una beffa, per un servizio che nel tempo ha faticato a prendere il largo. Ed ecco che la necessità diventa urgenza.
Cgil, Cisl e Uil, si sono unite al grido del Primo cittadino messinese e con lui congratulate per aver dimostrato grande partecipazione alla vicenda: «Rappresenta quel salto di qualità nella rappresentanza amministrativa e istituzionale che, peraltro, gli abbiamo richiesto qualche giorno fa, che apprezziamo e che consideriamo quel valore aggiunto che a questo territorio finora è mancato».
Ora l’area dello Stretto ha un motivo per tenere insieme i pezzi e chiedere ad alta voce che quel braccio di mare di 3 chilometri non si trasformi in un abisso. In questi giorni si fa un gran parlare di partecipazione attiva e sembra che Messina abbia ritrovato l’unità nell’urgenza di un diritto che rischia di esserle sottratto.
E proprio per rivendicare il diritto alla mobilità, in riva allo Stretto si è affacciato il “Movimento popolare 14 febbraio”. Un “carnevale” di colori che non stonano ma intonano un solo coro. Ci sono Orsa Sicilia, Snater, Sindacato Autonomo Precari Messina, Sul di Gioia Tauro, Federazione Unitaria Lavoratori, Sicilia Libera, Movimento 5 Stelle, meetup Grilli dello Stretto, Csoa Cartella di Gallico, Fronte della Giuventù Comunista di Reggio Calabria, Rifondazione Comunista, Partito Comunista D’Italia, Partito Comunista, Cambiamo Messina Dal Basso, Associazione Ferrovie Siciliane, Comitato Pendolari Siciliani, Comitato Pendolari Messina, La Casa Rossa Messina, Collettivo Sempre in Lotta, Pinelli Messina, L’altra Europa Messina (ListaTspiras).
«Non è tempo di divisioni» ha commentato Accorinti. Per questo motivo il Movimento popolare si prepara a presentare al presidente della regione, Rosario Crocetta, un documento per il rilancio del sistema ferroviario e del traghettamento sullo Stretto. «Auspichiamo – scrivono – che il fronte trasversale alla base della Manifestazione si allarghi ancora e dia finalmente al territorio la forza di reagire».
Alla manifestazione di sabato a rappresentare la Regione, ci sarà la vice presidente, Mariella Lo Bello. D’altronde, anche Crocetta, qualche giorno fa a Messina, non si era risparmiato sull’emergenza continuità: «Ho scritto al ministro Lupi e sto pensando a una mobilitazione di tutti i deputati siciliani. Tutti a Roma per garantire la continuità territoriale, che è la principale tra le battaglie».
Una battaglia che si spera dia i suoi frutti e che non disperda le forze ma le incanali per trovare soluzioni efficaci a una vertenza, a tante vertenze che sembrano aver messo le tende sul nostro territorio.
Giusy Gerace
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