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Un’ “emergenza” quotidiana: nel 2014, la Caritas spende 333.500 euro per aiutare i poveri

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caritasÈ quasi doppio, rispetto a quanto speso nell’anno precedente, l’importo che la Caritas Diocesana di Messina Lipari S. Lucia del Mela, attraverso le Caritas Parrocchiali e i Centri di ascolto diocesano, ha donato per aiutare i poveri del territorio, tra affitti e bollette, medicine e alimenti.

Nel 2013, l’importo complessivo per questo tipo di aiuti assommava a 110 mila euro, nel 2014 si è superata soglia 200 mila euro. Questi 200 mila euro spesi in contributi “una tantum” (ma che talvolta si protraggono nel tempo), si aggiungono ad altri contributi dati, tra i quali si segnalano i 20 mila euro spesi per gli immigrati (erano 18 mila nel 2013), i 30 mila che sono stati destinati a contributi antiusura, i 50 mila euro che sono stati dedicati ad accoglienza e servizi per senza dimora, i 30 mila erogati per l’area disabilità e i 3.500 riservati all’area tossicodipendenza. In totale, nel 2014 la Caritas Diocesana ha speso 333.500 euro.

Il “bilancio” dei fondi investiti, e dei risultati che hanno determinate, sarà uno degli argomenti centrali del seminario di studi intitolato “L’azione della Chiesa locale negli anni della crisi”, che si terrà, nell’ambito dei “Percorsi di Carità” della Quaresima 2015, sabato 14 marzo alle 10.00, nella sede della Caritas Diocesana. Interverranno Don Gaetano Tripodo, direttore della Caritas Diocesana, Enrico Pistorino, responsabile diocesano dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse, e Chiara Pistorino, responsabile dei Centri d’ascolto Caritas.

Oltre alle informazioni approfondite sugli interventi direttamente effettuati, saranno presentati il Report Povertà, nel quale sono evidenziate tendenze e fenomeni che caratterizzano l’attuale situazione del territorio diocesano, e i progetti realizzati dalla Caritas con i fondi 8×1000 negli ultimi cinque anni.

 “Per dare risposta alle diverse forme di povertà che bussano alla nostra porta – commenta don Tripodo – la Chiesa locale è costantemente impegnata su diversi fronti, realizzando piccoli gesti d’amore nel segno della condivisione. Il perdurare della crisi ha trasformato l’emergenza in ordinaria quotidianità, con gravi conseguenze anche sotto il profilo psicologico e sociale. Diventa ogni giorno più necessario che le pubbliche amministrazioni e i soggetti privati costruiscano una rete operativa al fine di rendere più efficace l’impegno comune”.  

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