Truffa al Servizio Sanitario, De Luca (M5S): «Scenario inquietante sull’uso dei fondi pubblici»

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L’esito della recente attività ispettiva della Guardia di Finanza, che ha portato a indagare 25 persone tra funzionari pubblici dell’ASP di Messina e responsabili apicali e dipendenti di strutture private convenzionate per truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, ha scosso il mondo della politica e la società civile. A chiedere chiarezza su quanto accaduto è, tra gli altri, il deputato Ars del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca, che annuncia: «Chiederò un’audizione del commissario Asp di Messina in commissione Antimafia». Sul piede di guerra anche i sindacati.

Ieri, la notizia direttamente dalla Guardia di Finanza: 25 persone sono attualmente indagate per truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. Le indagini hanno portato, tra le altre cose, al sequestro di oltre 3 milioni di euro nei confronti di 7 case di cura.

Antonio De Luca: «Scenario inquietante sull’uso dei fondi pubblici nella sanità»

A commentare, il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca – componente della commissione Sanità  e della commissione Antimafia e Anticorruzione all’Ars –, insieme ai colleghi  Valentina Zafarana, Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Antonella Papiro e Barbara Floridia

«L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza – affermano – apre uno scenario inquietante su come vengono utilizzati i fondi pubblici nel settore della sanità. L’indagine fa emergere un radicato sistema di malaffare che piega il servizio sanitario pubblico agli interessi dei privati e mette in luce l’assenza di una reale trasparenza dei procedimenti amministrativi. Nel fare i complimenti ai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina e al Procuratore De Lucia per l’importante e corposa attività investigativa, mi auguro che anche la politica avvii al più presto una seria riflessione sull’utilizzo dei soldi pubblici nel mondo della sanità».

«Le risorse destinate alla sanità – concludono – devono essere utilizzate per offrire la migliore assistenza sanitaria possibile alla collettività e non per arricchire i privati con la connivenza di funzionari pubblici, come sembra far emergere l’operazione della Guardia di Finanza. Nelle prossime ore, chiederò un’audizione del commissario Asp di Messina in commissione Antimafia per avere chiarimenti sulle procedure dei controlli interni e sui metodi di trasparenza».

FP CGIL: «Se quanto emerso fosse confermato sarebbe di una gravità inaudita»

A commentare la vicenda, anche il segretario generale della FP CGIL, Francesco Fucile, e il Segretario Provinciale con delega alla Sanità, Antonio Trino: «Apprendiamo dagli organi di stampa del terremoto che ha colpito la Sanità Pubblica e Privata , e non possiamo non rammentare i fiumi di carte prodotte dalla nostra segreteria per rappresentare a tutti i livelli le anomalie che riscontravamo parlando con i lavoratori. Come è giusto che sia, auspichiamo che la Magistratura faccia il proprio lavoro nel più breve tempo possibile e, con tutte le precauzioni di garanzia per le persone coinvolte, riteniamo che se quanto emerso fosse confermato, sarebbe di una gravità inaudita e non farebbe che palesare quanto da noi più volte denunciato, su gestione del personale, dotazioni organiche minime da rispettare e standard che il più delle volte risultano non conformi alle convenzioni».

 

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