Tremestieri insabbiato: spesi 3,5 mln in 6 anni, ma i nuovi lavori possono riconvertire il danno in virtù

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“Una incauta progettazione”. Parla da esperto, l’ingegnere Francesco Di Sarcina, segretario generale dell’Autorità Portuale di Messina – intervistato da Cesare Giorgianni per ‘La Sicilia’ – in merito ai continui insabbiamenti che si verificano al porto di Tremestieri e che lui attribuisce ad una “incauta progettazione”.

A dirla tutta, però, parlando da inesperti, sembrerebbe più che ‘incauto’ progettare un molo che nasce con l’intento di attenuare i danni da passaggio di mezzi pesanti in città , e invece si rivela inutile e perlopiù costoso: tir e camion li abbiamo sempre sulle strade cittadine e inoltre dobbiamo spendere soldoni per dragare la sabbia che blocca quel molo a sud che si è rivelato un ‘dente cariato’ che va curato costantemente.

Quanto? Le cifre le rivela sempre il segretario Di Sarcina: 3 milioni e mezzo di euro spesi dal 2010 al 2016 a fronte di poco più di 5 milioni di introiti provenienti dai canoni concessori, dal 2008 a oggi”.

E in tutto questo, l’assurdo è che nella fase progettuale era stata prevista una chiusura degli approdi, al massimo, per 15 giorni l’anno, dovuta ad avverse condizioni meteo-marine. In pratica, l’ipotesi insabbiamento e costi ad esso derivati era stata assolutamente ignorata.

Eppure adesso, col senno di poi, si pensa a come trasformare il danno in una opportunità. Antonino De Simone, commissario straordinario dell’A.P., parla di quanto previsto nei lavori affidati dal Comune alla Coedmar per l’ampliamento del porto di Tremestieri ( altre 2 invasature): “Saranno protette da un sistema di dighe e fosse appositamente studiate- dice De Simone- mentre a protezione delle attuali invasature verrà realizzato un pennello e una enorme fossa marina per intrappolare la sabbia. Questa verrà dragata con opere di manutenzione periodica”.

Ma la vera chiccha sta nel fatto che la sabbia dragata potrà essere utilizzata per il ripascimento della linea costiera antistante, erosa dal mare. Insomma, come fare di un danno una virtù.

Il costo di bonifica fondali, pennello, fosse e manutenzione impone un costo annuo di 200mila euro. Si può fare. Per De Simone, infatti,con i due nuovi approdi sono previsti introiti per 700mila euro l’anno.

Che Tremestieri cominci finalmente a produrre e a toglierci il traffico pesante dalle strade? Vedere per credere.

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