cateno de luca presenta il cambio di passo

Stretto di Messina. De Luca attacca (ancora) Lamorgese e parla di «anomalie nel sistema»

Pubblicato il alle

3' min di lettura

È sul piede di guerra il sindaco di Messina Cateno De Luca che, letto il parere del Consiglio di Stato sull’annullamento straordinario della sua ordinanza riguardante l’attraversamento dello Stretto, ha deciso di depositare una memoria per evidenziare ciò che, secondo lui, non quadrerebbe.

Ieri, il Consiglio di Stato ha espresso un parere favorevole alla proposta del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di procedere all’annullamento straordinario dell’ordinanza del sindaco Cateno De Luca che istituisce una banca dati per la registrazione dei passeggeri che vogliano attraversare lo Stretto di Messina.

A seguito della pubblicazione del parere il primo cittadino ha espresso con toni forti la propria contrarietà e, oggi, a pochi minuti dall’inizio di una riunione del Consiglio dei Ministri, ha deciso di depositare una memoria (strumento attraverso cui le parti in causa possono illustrare la propria posizione) in cui esprime alcuni dubbi su quanto avvenuto nelle ultime 24 ore.

«Ho presentato una memoria per sottolineare tutte le anomalie di un sistema che arranca – scrive il sindaco Cateno De Luca. Ho semplicemente evidenziato la straordinaria velocità con la quale, in meno di 12 ore, il Consiglio di Stato si è riunito e si è espresso sulla richiesta di parere avanzata dal Ministro Lamorgese che, a sua volta, è componente proprio della Sezione Consultiva del Consiglio di Stato, anche se al momento si trova in aspettativa. In un Paese dove la Giustizia amministrativa arranca, emettendo pronunce che spesso sono così tardive da essere equiparate alla denegata giustizia, in piena emergenza sanitaria da coronavirus, il Consiglio di Stato trova il tempo di riunirsi, chissà poi se in teleconferenza o in quale altro modo, per assecondare la richiesta della collega Lamorgese e dire al Sindaco De Luca che ha fatto un’ordinanza abnorme».

«Peccato però – prosegue il Primo Cittadino – che il Consiglio di Stato non sia stato interessato dalla collega Lamorgese quando il Presidente della Regione Sardegna ha introdotto, il 14 marzo, il divieto di trasporto passeggeri sull’Isola con obbligo di una previa registrazione sul sito della Regione entro 48 ore dalla data della partenza, o quando il Sindaco della Città di Capri ha disposto il reimbarco dei passeggeri non muniti dell’autorizzazione dello stesso Sindaco per lo sbarco sull’isola».

«Evidentemente – conclude De Luca – per il Ministro dell’Interno e per il Consiglio di Stato l’unico territorio d’Italia sul quale non è consentito all’Autorità locale di dettare le disposizione per l’attuazione dei controlli è lo Stretto di Messina, crocevia di tanti interessi e di particolare attenzione, ora più che mai».

(2632)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Ha ragione,come la mettiamo con la regione Sardegna ,Valle D’Aosta e Capri .Due pesi e due misure il problema che noi siciliani nn siamo ben visti e di conseguenza ecco i risultati.Risponda su queste regioni e comune

    1. Ragione da vendere… non si demorde, si adoperi il Presidente della Regione, grazie

    2. Guarda sig Domenico, forse lo schifo che ha fatto il vostro sindaco tutti gli altri non l’hanno fatto se ne faccia una ragione . il Metodo Paga , la vergogna rimane .

error: Contenuto protetto.