Spostamento postazione 118 dall’ex Mandalari al Papardo: «Rischio soccorsi in ritardo»

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Spostare la postazione del 118 dall’ex Mandalari al Papardo? La CISL FP contesta l’ipotesi e scrive all’ASP di Messina, alla Seus e alla C.O del 118 per chiedere chiarimenti. Se questi chiarimenti non ci saranno, annuncia il sindacato, si provvederà con le «opportune azioni sindacali e legali». A preoccupare il sindacato, in particolare, il traffico che le ambulanze dovrebbero affrontare per arrivare dall’Ospedale Papardo al centro città.

Lo spostamento è motivato dalla necessità di eseguire interventi di edilizia sanitaria nell’attuale postazione MSA del 118. A commentare, con una nota, il Coordinatore Provinciale Seus Messina, Michele Vernuccio, e la Segretaria della Cisl Fp Messina, Giovanna Bicchieri: «Se il trasferimento divenisse operativo – scrivono – l’Asp, corresponsabile nel reperimento di locali idonei ad ospitare la postazione 118 del centro città, avrebbe mancato ancora una volta ai propri doveri contrattuali in materia di informazione e confronto con le organizzazioni sindacali della Funzione Pubblica, ma soprattutto sarebbe stata insensibile alle problematiche ed ai disagi della cittadinanza».

«Spostarsi da una parte all’altra della città – aggiungono –, in mezzo al caos cittadino specie nelle ore di punta può volere dire arrivare troppo tardi per dare soccorso e salvare una vita, può volere dire mettere a rischio l’incolumità degli operatori del 118, può volere dire che non c’è visione nell’organizzazione del Servizio di Emergenza/Urgenza».

«Per tali ragioni – concludono i sindacalisti –, poiché una vasta area della Città Metropolitana rimarrebbe scoperta dal servizio 118, abbiamo invitato l’Asp, la Seus e il 118 a fornirci con immediatezza i necessari chiarimenti nel merito, ed a sospendere ogni iniziativa unilaterale, al fine di definire la criticità derivata dal trasferimento della Postazione ad un tavolo con le forze sociali e gli addetti ai lavori, parimenti all’individuazione di un luogo al centro della città. In caso di mancate risposte saremo costretti ad intervenire con le opportune azioni sindacali e legali per garantire idonee condizioni di sicurezza ai lavoratori e la tutela della salute ai cittadini».

La nota è stata inviata per conoscenza anche al sindaco di Messina, Federico Basile, e al Prefetto, Cosima Di Stani.

 

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