Sicilia in bilico tra giallo e arancione. Confcommercio: «La pazienza è allo stremo»

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«Stiamo giocando con la vita di migliaia di famiglie, eravamo già pronti alla riapertura»: non nasconde la sua preoccupazione il presidente di Fipe e Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto, alla possibilità che la Sicilia resti in zona arancione ancora fino al 17 maggio. La decisione ufficiale sarà comunicata dopo la prossima Cabina di regia e sancita con ordinanza dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, ma al momento l’ipotesi più accredita è che le restrizioni attualmente in vigore non cadranno ancora per un paio di settimane.

Se nei giorni scorsi si pensava che la Sicilia sarebbe presto tornata in zona gialla, le ultime notizie circolate in vista della Cabina di regia prevista per la giornata di domani, venerdì 7 maggio, fanno pensare diversamente. Secondo quanto riportato dal quotidiano nazionale La Repubblica, l’Isola con molta probabilità resterà in zona arancione fino al 17 maggio, ma l’ufficializzazione non ci sarà prima di domani.

A commentare, il presidente di Fipe e Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto: «Da giorni avevamo messo in piedi interlocuzioni tali da garantire a tutti uguali opportunità, ottenendo dall’Amministrazione comunale l‘occupazione suolo in deroga anche per quegli esercizi commerciali che si affacciano su marciapiedi le cui dimensioni sono inferiori a quelle previste dall’attuale normativa. Avevamo attivato i nostri uffici legali per comprendere come agire sull’uso delle cosiddette Sun Room, ovvero quelle parti del locale dotate di serramenti scorrevoli, verande, terrazze e dehors. Ma soprattutto avevamo riacceso la speranza. Oggi tutto questo è stato gettato alle ortiche e la pazienza è allo stremo».

«Chiederemo un incontro con il Prefetto – conclude Picciotto – per comprendere le ragioni di questa decisione e soprattutto per chiedere linee guida e scadenze certe per le riaperture. La misura è colma. Messina non starà con le mani in mano, anche se questo vorrà dire scendere di nuovo in piazza».

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