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Santa Rita. Cot: “Cgil spinge Carmona nell’acquisizione. Nessuna garanzia occupazionale per Messina”

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santa ritaContinuano le polemiche sul destino dell’ormai ex Clinica Santa Rita.

Persi i nove posti letto, che la Regione non ha riassegnato a Messina, lasciata “sospesa” una proposta dell’Istituto Polispecialistico Cot di Messina, disposta ad acquisire il budget della dismessa clinica, e ad assorbirne il personale, i botta e risposta si susseguono.

Alla proposta della Cot era stato parere di compatibilità, poteva quindi essere inserita nella rete ospedaliera dal Dipartimento di Pianificazione Strategica.

Ma per la clinica Santa Rita giunse la revoca.

Poi, ieri, la dichiarazione, diffusa tramite una nota dalla sindacalista Cgil, Clara Crocè: “Diverse, in questi due anni, le proposte transattive effettuate da Santa Rita srl, ma quella che qui interessa è quella della Clinica Carmona, avente valore giuridico effettivo ed esecutivo,  in quanto approvata dal Comitato dei Creditori con verbale del  27.01.2015. Verbale che è stato trasmesso, tempestivamente, all’Assessorato della Salute. Che però ha sempre lasciato inevase le richieste di incontro avanzate dalla Fp Cgil”.

A questa dichiarazione, oggi, risponde l’istituto Cot: “Lascia sinceramente meravigliati il comunicato della fp-cgil, che non solo travisa i fatti documentati, esistenti agli atti di tutti gli organi giudiziari e assessoriali, ma manifesta una scelta gratuita di campo a favore di un’azienda”.

“La Cot Spa – si legge sempre nel comunicato- è l’unica azienda sanitaria già autorizzata e ritenuta dall’assessorato della Salute idonea ad avere assegnati i posti letto. Per tale motivo –continuano-, essa ha manifestato e mantiene l’intenzione di provvedere all’assunzione del personale della clinica Santa Rita ed alla conservazione del finanziamento nell’ambito della città di Messina”.

Esprimono dubbi dalla Cot: “Non si comprende la difesa partigiana da parte della Fp-Cgil a favore di un’impresa (la Carmona srl) che pretende la rinunzia della curatela fallimentare e dei lavoratori ai loro crediti in cambio di una proposta aleatoria, senza alcuna garanzia occupazionale a Messina, ben sapendo che la ragione della chiusura della Clinica S. Rita e la revoca dell’accreditamento sono la diretta e ineludibile conseguenze della mancanza di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi contestati da circa tre anni e mai rimossi; nonché – continuano – dall’inerzia degli organi fallimentari che non hanno fatto nulla per evitare la revoca definitiva, pur avendo ricevuto tutte le diffide preliminari da parte dell’Assessorato della salute, fin dall’aprile 2014 e, infine, dal 10 novembre 2014, senza attuare alcun intervento per rimuovere le cause della sospensione dell’autorizzazione sanitaria e dell’accreditamento”.

Anche la richiesta espressa dalla Crocè di chiedere un incontro all’Ars suscita perplessità alla dirigenza della Cot: “Non si comprende neppure questa intimidazione rivolta all’Assessorato della salute, con la richiesta di audizione presso la VI Commissione dell’ARS, nonché la minaccia di denunzia del Direttore generale che ha adottato il provvedimento di revoca, che è un atto dovuto e ineludibile, dopo la pubblicazione del decreto dell’Assessore della salute, positivamente valutato dalla VI Commissione dell’ARS, contenente la nuova rete ospedaliera regionale, che ormai aveva cancellato la clinica S. Rita dal novero delle case di cura private accreditate”.

Ricordano: “L’interesse dei lavoratori non si consegue parteggiando per una sola ditta privata, ma guardando alle effettive possibilità di salvaguardia dei posti di lavoro, garantita solo da chi, come la Cot, ha tutti i requisiti accertati e documentati dalla Regione e da organismi di revisione internazionali”.

“In ogni caso–concludono dall’istituo Cot-, ove si ritenesse di dare una propria informativa all’Assemblea regionale, la Cot spa è pronta e chiede di essere ascoltata dalla VI Commissione dell’Ars, per far presenti le proprie ragioni, che coincidono interamente con quelle dei lavoratori e della organizzazione della rete sanitaria siciliana”.

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