Registro Unioni civili

Registro Unioni civili: sì di Cgil, Sel e solo una parte del Pd

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Registro Unioni civiliDopo il no dell’Udc, che fa parte del Consiglio comunale, arrivano oggi i sì al registro delle Unioni civili proposto dall’amministrazione Accorinti di Cgil, Sel e di una parte del Pd (quella non rappresentata in aula che nelle prossime ore voterà l’atto).

 

Lillo Oceano, segretario provinciale Cgil, dice: ““Siamo favorevoli all’istituzione del registro delle unioni civili nel Comune di Messina, perché si tratta di una misura che riconosce i diritti di molte persone senza – peraltro – ridurre la libertà né le opportunità di alcuno. Riconoscere fondamentali diritti di chi condivide percorsi di vita è norma di civiltà e di progresso. Individuare come meritevoli di tutela alcuni diritti delle coppie conviventi – sia omossessuali che eterosessuali – come ad esempio assistere il proprio partner in ospedale, subentrare nei contratti di locazione, regolare i rapporti patrimoniali soprattutto in relazione all’abitazione in cui si convive, accedere ai servizi sociali, non toglie alcun diritto alle coppie sposate. Oggi le dinamiche sociali sono molto mutate, riconoscere e tutelare alcune situazioni è la condizione necessaria per la crescita sociale e civile di una comunità, per il progresso e l’estensione dei diritti e delle libertà, per realizzare condizioni più avanzate di uguaglianza formale e sostanziale delle persone. Poi siamo anche convinti che l’Amministrazione comunale di Messina – al pari di molte altre –  dovrebbe fare di più e meglio per tutelare nuclei familiari, minori, soggetti svantaggiati e anziani. Ma questo con le unioni civili c’entra veramente poco.”

 

Oggi dalle ore 10.30 il “Comitato Messina per Renzi”, l’Area Civati di Messina, l’Associazione “Big Bang!” Messina, la Federazione dei Giovani Democratici di Messina e l’Associazione Giovanile “FutureDem” di Messina e provincia terranno un banchetto informativo e di raccolta firme per richiedere l’istituzione a Messina del Registro delle Unioni Civili, sostenendo il provvedimento che sarà in discussione nei prossimi giorni in Consiglio Comunale, che prevede – appunto – l’istituzione del Registro. Alle ore 12.30, il picchetto di sensibilizzazione e informazione si sposterà davanti a Palazzo Zanca. Il PD, partito laico e aconfessionale, persegue – sotto la leadership di Matteo Renzi – l’obiettivo di una normativa di settore che istituisca le “civil partnership”, ossia delle forme giuridiche che riconoscano alle coppie etero ed omosessuali non unite in matrimonio di poter ottenere gli stessi diritti civili che spettano alle coppie coniugate. E’ notizia di poche ore fa, in tal senso, che proprio il PD – come comunicato negli scorsi giorni dallo stesso segretario Matteo Renzi – presenterà una proposta di legge molto articolata che dovrebbe essere approvata entro il prossimo settembre, riconoscendo pienamente i diritti civili delle unioni di fatto. Mentre in tutta la Sicilia provvedimenti di regolarizzazione delle unioni di fatto sono stati approvati in diversi comuni, senza distinzioni di colori politici, a Messina ancora non è presente un provvedimento di civiltà. Il Registro delle Unioni Civili è un fatto di civiltà, che riconosce diritti di cittadinanza finora negati a cittadini considerati “di serie B”. I diritti civili non conoscono barriere di preferenze sessuali o di credo religioso. Vogliamo che anche Messina conquisti questo importante traguardo.

“Chiamiamo a raccolta la cittadinanza che sia interessata a questi temi – scrivono – per sostenerci nella lotta campagna di sensibilizzazione e di promozione, partecipando al nostro banchetto e al picchetto dinanzi al Comune”.

 

Per Sel la coordinatrice provinciale Daria Lucchesi e Maria Pia Accordino (responsabile per i Diritti civili) intervengono nuovamente sul tema delle Unioni Civili: “Ribadiamo ancora una volta il nostro sì all’istituzione del Registro delle Unioni Civili a Messina. Sosteniamo la battaglia dell’Arcigay e di tutte le forze politiche favorevoli al Registro e chiediamo con forza l’approvazione del regolamento da parte del Consiglio comunale. Come è stato più volte sottolineato, si tratta di una scelta di cittadinanza attiva, di inclusione e di diritti per tutti”. 

 

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