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Reddito di cittadinanza: tutto ciò che c’è da sapere prima di fare domanda

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A partire da mercoledì 6 marzo sarà possibile richiedere, a Messina e in tutta Italia, il Reddito di cittadinanza (Rdc), la misura di contrasto alla povertà varata dal Governo nazionale per aiutare chi in questo momento si trova in condizioni di difficoltà economica.

In attesa che i termini per la presentazione delle istanze siano ufficialmente aperti, abbiamo pensato di fare un breve riepilogo, una guida per comprendere quali siano i requisiti di accesso al Reddito di cittadinanza e come arrivare preparati al 6 marzo.

Per una più facile consultazione, l’articolo è diviso in paragrafi: requisiti di accesso al reddito di cittadinanza; arrivare preparati al 6 marzo; dove e quando presentare la richiesta; tempi; cosa succede dopo aver presentato la domanda?;  a quanto ammonta il reddito di cittadinanza?; link utili.

Requisiti di accesso al Reddito di cittadinanza

Chi ha diritto al Reddito di cittadinanza?

  • cittadini italiani, residenti in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo;
  • cittadini europei, residenti in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo;
  • lungo soggiornanti, cittadini stranieri residenti in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo.

Quali sono i requisiti di accesso?

Oltre alle caratteristiche sopraelencate, occorre verificare di essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Avere un ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui;
  • Possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • Avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro, che può aumentare in base al numero dei componenti del nucleo familiare e alla presenza al suo interno di persone con disabilità;
  • Avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro. Questo limite varia in base al numero dei componenti del nucleo familiare e alla presenza al suo interno di persone con disabilità. La soglia del reddito, inoltre, è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

Inoltre, ci sono alcuni criteri di esclusione:

  • Nessun componente del nucleo familiare deve possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • Nessun componente del nucleo familiare deve possedere navi e imbarcazioni da diporto;
  • Nessuno dei membri della famiglia deve aver lasciato il lavoro a seguito di dimissioni volontarie nei 12 mesi precedenti la richiesta.

Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) e di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.

Arrivare preparati al 6 marzo

Qualunque sia la modalità scelta, prima di presentare la propria richiesta per ottenere il reddito di cittadinanza, è consigliabile (anche per evitare errori o rallentamenti) verificare il proprio ISEE aggiornato al 2019 presso i CAF oppure online sul sito dell’INPS.

Nel caso in cui si decida di inoltrare la propria domanda online, occorre essere in possesso dell’Identità Digitale, SPID, che si può attivare tramite tre passaggi sul sito ufficiale.

Infine, come chiarito sul sito dell’INPS al momento della domanda bisogna aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ai fini ISEE. Sarà poi l’INPS ad associare l’ISEE alla domanda.

Dove e quando presentare la richiesta

La richiesta per l’ottenimento del reddito di cittadinanza può essere presentata a partire da mercoledì 6 marzo 2019 attraverso il sito ufficiale; recandosi ai CAF (Centro di assistenza fiscale) o agli uffici postali.

  • Richiesta online: è possibile presentare la richiesta per via telematica tramite il sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza. Per poterlo fare, occorre però aver attivato SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) presso uno degli Identity Provider Accreditati, consultabili sul sito;
  • Richiesta ai CAF: è possibile presentare la propria istanza a partire dal 6 marzo, compilando il modulo scaricabile qui;
  • Richiesta all’ufficio postale: è possibile presentare la propria istanza a partire dal 6 marzo (e, successivamente, dal quinto giorno di ogni mese) portando il modulo scaricato dal sito (qui) già compilato, codice fiscale o tessera sanitaria con relativa fotocopia, un documento di identità valido e relativa fotocopia.

Tempi

È possibile richiedere il reddito di cittadinanza a partire dal 6 marzo 2019 presso le Poste, i CAF e per via telematica. Da aprile la domanda alle poste potrà essere presentata a partire dal quinto giorno di ogni mese. Chi presenterà la propria istanza entro il 31 marzo potrà ricevere il contributo ad aprile.

Per una migliore gestione delle richieste, Poste Italiane ha stilato un calendario per il mese di marzo in base al cognome dei richiedenti, consultabile presso ogni sede:

  • Mercoledì 6 marzo – cognomi che iniziano per A e B;
  • Giovedì 7 marzo – cognomi che iniziano per C;
  • Venerdì 8 marzo – cognomi che iniziano per D ed F;
  • Sabato 9 marzo – cognomi che iniziano per G, H, I, J e K;
  • Lunedì 11 marzo – cognomi che iniziano per L ed M;
  • Martedì 12 marzo – cognomi che iniziano per N, O, P, Q, R;
  • Mercoledì 13 marzo – cognomi che iniziano per S, T, U, V e Z.

Queste date variano per gli uffici postali che aprono solo alcuni giorni della settimana. In questo caso conviene informarsi prima controllando alla propria Posta di riferimento.

Le domande presentate in un giorno diverso da quello previsto dal calendario verranno comunque accettate.

Cosa succede dopo aver presentato la domanda?

Le informazioni contenute nelle domande verranno inoltrate all’INPS entro 10 giorni lavorativi. Nei successivi 5 giorni, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale verificherà i requisiti di accesso al contributo sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelle delle amministrazioni collegate.

In caso di esito positivo il contributo sarà erogato tramite la Carta Reddito di cittadinanza (una carta di pagamento elettronica simile a una normale PostePay) fornita da Poste Italiane. Utilizzando questa carta sarà possibile acquistare beni e servizi di base – ma non, per esempio, giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità –e prelevare denaro contante, entro un limite mensile che varia in base al numero di componenti del nucleo familiare.

Il Reddito di cittadinanza è erogato per 18 mesi, dopodiché se ne può richiedere il rinnovo.

A quanto ammonta il Reddito di cittadinanza?

L’ammontare del reddito di cittadinanza dipende dalla numerosità del nucleo familiare, dalla presenza al suo interno di persone con disabilità e dalla situazione abitativa. Il contributo, infatti, è composto di due parti:

  • una (quota Aintegra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro (che varia in base al numero e alla tipologia dei componenti la famiglia);
  • l’altra (quota B) costituisce un contributo per l’affitto o per il mutuo e può arrivare fino ad un massimo di 3.360 euro.

tabella reddito di cittadinanza

Link utili

  • Il sito preparato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
  • I moduli da compilare per richiedere il Reddito di cittadinanza:
    • Domanda di Reddito di cittadinanza / Pensione di cittadinanza (.pdf);
    • Nel caso in cui uno o più componenti del nucleo familiare svolgano attività lavorativa, avviata durante il periodo di riferimento dell’ISEE o successivamente ad esso, oltre al modulo sopraindicato si consiglia di scaricare i seguenti: Modello RdC/PdC Ridotto – Comunicazione ad integrazione della domanda di reddito e pensione di Cittadinanza – attività di lavoro e redditi non interamente rilevati in ISEE; Modello RdC/PdC Esteso – Comunicazione dei beneficiari di reddito e pensione di cittadinanza – attività di lavoro e altre variazioni;
  • Il documento esplicativo diramato dal Ministero;
  • Il sito per richiedere l’Identità Digitale (Spid);

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