Quattro Frecce. Quella voglia di…parcheggi incastrati a Messina

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C’è grande noia. Una noia immensa che assale con brutalità e ferocia la nostra mente. I vostri parcheggi selvaggi sono sempre uguali. Uguali a domenica scorsa, alla settimana prima e al mese precedente. Quattro Frecce avrebbe voglia di qualcosa di…gustoso, che facesse saltare dall’entusiasmo le nostre papille, che facesse fermare il respiro, che ci facesse dire: Che bel parcheggio!

E invece siamo costretti a dover sostare davanti ai vostri impietosi e insignificanti veicoli che ostentano un disagio sociale. Ebbene sì, sono parcheggi disagiati che dimostrano una totale sconfitta della modernità e dell’intelligenza umana. Niente creatività, un po’ di eccentricità.

Quella voglia di…parcheggi incastrati

Poi un giorno di ottobre, affacciati alla finestra a pensare alle vostre macchine parcheggiate male, ecco che si palesa dinnanzi a noi la quinta essenza del parcheggiatore messinese. Quello che per anni gli studiosi hanno analizzato sotto la lente di ingrandimento. Proprio lui: il Missinisi Cubicos.

«Da anni – confessano gli studiosi – analizziamo, con una certa ammirazione, il Missinisi Cubicos. Un parcheggiatore talentuoso, forse troppe volte sottovalutato. Ebbene, il Missinisi Cubicos potrebbe essere, secondo l’albero genealogico fino a qui composto, il diretto discendente del Missinisi Scaltorum». Una scoperta che ha dell’incredibile.

Ma che tipo di caratteristiche ha questo parcheggiatore? «Intanto deve possedere una notevole prestanza fisica per potersi incastrare e soprattutto avere già qualche esperienza alle spalle». A quanto pare, infatti, esistono diversi step prima di diventare un Missinisi Cubicos.

Chi nasce tondo non può morire quadrato

Il primo passo per arrivare al Missinisi Cubicos è la striscia pedonale. «Le strisce pedonali sono una tappa fondamentale nella carriera di un parcheggiatore messinese. Sarebbe quasi un affronto non essersi mai parcheggiato proprio dove attraversano i pedoni».

La seconda fase è la mimetizzazione. «Per poter dire di discendere dal Missinisi Scaltrorum devi assolutamente superare la prova della mimetizzazione. Puoi scegliere tra un muro, un angolo o una pianta, che sicuramente è la più ardua».

Ma non è finita perché il terzo passo è il marciapiede. «Occupando il marciapiede prendi totale possesso del documento di identità del Missinisi Scaltrorum. Sei quasi invincibile. Nessuno può fare più niente. I livelli di indecenza sono altissimi».

E alla fine. «Superati questi tre step sei ufficialmente un Missinisi Cubicos. Acquisisci competenza, scioltezza nei movimenti, prontezza di riflessi. Un po’ come l’evoluzione dei Pokémon, mettiamola così. E ti incastri che è una meraviglia».

Quattro Frecce contro il logorio della vita moderna

Continuate a incastrare le vostre automobili, a lasciarle sulle strisce, a occupare angoli di strada che non vi spettano. Però siate più creativi, rendete questi parcheggi orribili delle opere d’arte. Facciamo di Quattro Frecce una vera rubrica di arte contemporanea, o sarete solo e soltanto noiosi parcheggiatori selvaggi.

 

 

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