Quattro Frecce: l’eterna lotta tra parcheggi brutti e buon senso

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C’è una paura che aleggia a Messina. Chi sarà il prossimo brutto parcheggiatore della città? Chi asfalterà i marciapiedi? Chi infrangerà i sogni di uno spazio urbano più comodo e largo per tutti i cittadini? Quattro Frecce questo non può prevederlo ma può sicuramente affermare che i parcheggi orribili non lasceranno mai la città dello Stretto.

Capita molto spesso di attraversare il centro città a piedi e non c’è giorno che passi senza incontrare qualche prepotente che tratta la strada come se fosse di sua proprietà, anche sotto gli occhi di coloro i quali dovrebbero – almeno loro – far rispettare le “regole civili” e il “buon senso comune”.

«Le regole civili e il buon senso comune – dicono gli esperti di Quattro Frecce – sono due concetti inesistenti nella comunità messinese. I discendenti del Missinisi Scaltrorum non hanno tempo per queste cose. Non possono perdere tempo a ridare fiato alla città, devono solo posizionare la loro macchina come più conviene, cioè in mezzo ai piedi».

I parcheggi che non ci piacciono

I parcheggi che non preferiamo sono quelli con dentro il messinese conducente prepotente. Perché sa benissimo di non poter fare quello che ha appena fatto ma nonostante questa (speriamo) consapevolezza non schioda. E non c’è niente che può far cambiare idea a questo parcheggiatore.

«Perché – sostengono gli studiosi – il parcheggio è la grande metafora della vita. Meglio parcheggiare male che stare a girare come una trottola per tutta la città senza trovare un buco». Di consigli ne abbiamo dati: usare i mezzi pubblici, camminare a piedi, riprendere la bici, parcheggiare nelle zone strategiche di Messina per poter prendere il tram. Insomma, le soluzioni ci sarebbero ma chi siamo noi per volere una città meno incasinata? Del resto, potremmo essere noi i prossimi parcheggiatori malvagi.

Il glossario di Quattro Frecce per automobilisti incerti

È vietata la sosta negli spazi riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus, dei filobus e dei veicoli circolanti su rotaia e, ove questi non siano delimitati, a una distanza dal segnale di fermata inferiore a 15 m, nonché negli spazi riservati allo stazionamento dei veicoli in servizio di piazza.

 

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